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Cronaca

Ecco i due nuovi studentati privati in arrivo: il 6% dei posti sarà convenzionato

Altri due studentati privati sorgeranno entro un anno e mezzo e per la prima volta riserveranno una piccola percentuale (a tempo) di stanze e posti letto in convenzione per le graduatorie Er.Go. Per l’amministrazione è “un ottimo risultato”

A Bologna continuano a sorgere studentati privati. Gli ultimi due arrivati sorgeranno nella ex sede dell’Inps di via Gramsci e nell’ex Tre Stelle di via Rimesse. A darne notizia è il Comune di Bologna, che ha organizzato una conferenza stampa per presentare i due interventi: “C’è uno sforzo da parte nostra per ridurre la pressione abitativa presente in città – ha detto l’assessore comunale all’Urbanistica Raffaele Laudani – specialmente sulla popolazione studentesca e, in particolar modo, per quella fascia grigia di studenti che non rientra né tra gli eleggibili per un posto nelle residenze Er.Go ma che, per reddito familiare, non può affrontare le dinamiche tradizionali del mondo degli affitti. Noi stiamo già lavorando a delle nuove strutture pubbliche, ma siamo consapevoli che debba esserci uno sforzo di sistema, sia pubblico che privato. Questi due interventi sono due strutture ricettive che operano come studentati privati. Questi interventi prevedono, per la prima volta, un convenzionamento per alcuni posti letto. I posti sono oltre 1.200, di cui ottanta convenzionati (pari circa al 6%, ndr). È l’equivalente di una residenza Er.Go medio-grande che si aggiunge sul nostro territorio. Questi due interventi anticipano la norma del nuovo PUG: inizialmente ci veniva detto che la convenzione di posti letto non era sostenibile per le società, oggi è realtà. Sono strutture sostenibili dal punto di vista economico e soprattutto di qualità”.

Per dirla semplice, si tratta di studentati di lusso, anche se Laudani rifiuta l’idea che il Comune possa contribuire all’innalzamento dei prezzi degli affitti in città: “Questo è un tema importante, ma vediamola da un angolo diverso. Finora gli studentati privati realizzati in città che non prevedono posti convenzionati sono tutti pieni. Significa che quel segmento di mercato c’è, e non scomparirebbe dal mercato, ma andrebbe a competere con chi ha meno possibilità. Il problema non è lo studentato privato in sé. La differenza tra chi ha più o meno capacità rimane; quindi, l’assenza di studentati privati aumenterebbe la pressione sul mercato e ad essere in maggiore difficoltà sarebbero i più poveri. Se gli studentati di lusso fossero troppi – continua Laudani –, quelle tariffe scenderebbero, non sarebbero lasciati vuoti. Da un lato noi dobbiamo aumentare gli alloggi complessivi, che diminuiscono la pressione abitativa e indirettamente aiutano chi è più in difficoltà. Dall’altro lato l’aiuto deve essere diretto, e lo si fa in più modi: studentati pubblici della Regione, dell’Unibo, del Comune. Lo facciamo, poi, con le convenzioni negli studentati privati e così via. Queste sono politiche che riducono la pressione abitativa sulle fasce più deboli. Il problema, ripeto, non sono gli studentati privati, ma le disuguaglianze. Le differenze, studentati privati o no, rimangono. Noi stiamo intervenendo nelle dinamiche del mercato. Abbiamo recuperato con queste due operazioni l’equivalente di uno studentato pubblico a costo zero. In assenza di un piano nazionale di residenza pubblica dobbiamo trovare lo spazio all’interno del mercato. Senza intervento del privato, noi fatichiamo. Prendiamo ad esempio l’ex Tre Stelle: la società che costruirà non aveva nessun obbligo di convenzionare alcuni posti letto, e noi ci saremmo trovati senza quarantacinque posti letto convenzionati, perché noi non abbiamo risorse per poterli realizzare, e loro avrebbero comunque costruito. Per questo è importante l’intervento del privato. È nostro compito far passare l’idea che anche il privato deve farsi carico dell’intervento sociale, e noi abbiamo bisogno di loro” conclude l’assessore.

I due nuovi studentati privati in arrivo

Le due strutture saranno prevalentemente, ma non esclusivamente, degli studentati privati. Per il primo, quello nella ex sede dell’Inps di via Gramsci, è previsto uno strip out completo, ovvero verranno tolti tutti gli elementi non essenziali allo scheletro edilizio, che sarà poi la base del nuovo studentato. La società che se ne occuperà sarà la Temprano Capital, un fondo anglo-spagnolo che ha già più di quindici studentati privati sparsi tra Spagna e Portogallo e che è al primo investimento a Bologna. Il progetto prevede l’ammodernamento delle facciate, l’efficientamento energetico, aree comuni come le cucine (che non saranno nelle stanze), la piscina, la palestra e una grande corte interna. Le stanze previste nel complesso sono 540, di cui 139 doppie e 401 singole, per un totale di 679 posti letto di cui 526 posti ad uso studentato e 152 posti ad uso alberghiero e affitti brevi. La convenzione riguarda 52 posti letto – il 10% di quelli destinati allo studentato – divisi in ventitré stanze doppie e sei singole. La convenzione durerà trent’anni e il canone di locazione sarà di 350€ a posto letto in camera doppia e di 450€ per posto letto in camera singola, in accordo con le tariffe dedicate alle fasce grigie di Er.Go, ovvero quelle fasce Isee che non rientrano nelle graduatorie ma che faticano ad entrare nel competitivo mercato immobiliare degli affitti. La realizzazione dello stabile è prevista per l’inizio del 2025.

Render del nuovo studentato in via Gramsci

Intervento più complesso e leggermente più lungo per quanto riguarda la struttura di via Rimesse. Il progetto che riqualificherà l’area dell’ex Tre Stelle, un tempo fabbrica di ghiaccio, sarà ad opera della CA Ventures, una società di gestione degli investimenti immobiliari globale, con sede a Chicago, che conta più di tredici miliardi di dollari in attività divise tra Stati Uniti, Europa e Sud America. Il progetto consiste nella demolizione di buona parte delle attuali strutture, fatta eccezione per due stabili vincolati, la ex casa colonica e la ex fabbrica di ghiaccio. Il nuovo stabile sarà alto otto piani fuori terra adibito a struttura ricettiva prevalentemente (anche qui, non esclusivamente) per studenti, e un piano interrato che fungerà da parcheggio per auto private. Le stanze saranno in tutto 472, tutte con angolo cottura, e saranno 61 doppie e 411 singole, per un totale di 533 posti letto, di cui 28 in convenzione (pari a circa il 5%). La convenzione, in questo caso, durerà per dodici anni e il prezzo mensile è di 400€ + IVA per posto letto. La realizzazione del progetto è prevista per l'estate del 2025.

Il progetto del nuovo studentato di via Rimesse (1)

Per questo progetto sono previste alcune opere di monetizzazione, ovvero di interesse pubblico a carico del proponente. Verrà costruito un parcheggio pubblico per 58 auto tra via Rimesse, via Sante Vincenzi e via Bonaventura Cavalieri, per un totale di 1.598 mq. Verrà creata un’area di verde pubblico, con due aree per la piantumazione di nuovi alberi e con la realizzazione di percorsi pedonali. Verranno poi risistemate alcune aree già presenti, come i due parcheggi pubblici tra via Rimesse e via Sante Vincenzi, verrà rifatta l’illuminazione pubblica su via Rimesse e via Sante Vincenzi fino al civico 3 e verranno rifatti il marciapiede e la pista ciclabile su via Rimesse, su via Sante Vincenzi e sulla rotatoria Marcheselli. I dati sul saldo tra aree verdi e aree cementificate non è stato fornito, ma l’assessore Laudani assicura che è “significativamente positivo”.

Il progetto del nuovo studentato di via Rimesse

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