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Economia Zona Universitaria / Via Zamboni

Lavoratori Coopservice - Unibo: la protesta si inasprisce, domani nuovi "blocchi" in via Zamboni

Dopo i picchetti di oggi i manifestanti rilanciano il bis della protesta, continuando a denunciare le "vergognose condizioni di sfruttamento in cui si ritrovano a lavorare'. Sollecitato incontro con il Rettore, che però 'detta condizioni' rifiutate dal presidio

Oggi giornata movimentata in via Zamboni, dove i lavoratori dei Coopservice impiegati in appalto all'Università, hanno simultaneamente bloccato Palazzo Paleotti (civico n.25), gli edifici universitari ai civici 32-34-36-38, il complesso di via Belmeloro 24 e le aule di via Centotrecento e via Filippo Re. Allo sciopero - che ha come base la denuncia dei lavoratori delle condizioni di "sfruttamento lavorativo cui sono sottoposti" (VIDEO)-  ha aderito il 90% del personale CoopService attivo presso le strutture sopracitate. In particolare vi hanno preso parte il personale delle portinerie, delle aule, dei laboratori informatici, "vittima dell’applicazione del vergognoso contratto Vigilanza-Servizi Fiduciari e contro la paventata estensione della sua applicazione a tutti gli altri appalti CoopService dell’UniBo".

Dopo diverse ore di picchetto i lavoratori, insieme a studenti e precari solidali, si sono diretti verso il Rettorato (come già avvenuto nelle scorse settimane), per "mettere il Rettore Dionigi di fronte alle proprie responsabilità". Il Rettore, lamentano i manifestanti, "non ha avuto né il coraggio né la volontà politica di affrontare i manifestanti vis-à-vis, ponendo addirittura delle condizioni per ascoltarli: esclusione degli studenti e della stampa dal confronto, nonché rimozione dei materiali informativi sulla protesta, da lui definiti sigilli".

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Le condizioni del Rettore sono state rifiutate dal presidio, "consapevole del ripetersi dell’abituale scaricabarile di Dionigi e della mancanza di proposte reali, esaustive e risolutorie per questa vergognosa situazione".

Per queste ragioni, i manifestanti hanno rilanciato, convocando un nuovo giorno di mobilitazione, per la giornata di domani.

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