BOLOGNA - Tutti promossi "con lode" i dirigenti regionali, con premi di produttività che vanno dai 14mila ai 22mila euro. Un vero "problema" come lo definisce il capogruppo di FI in viale Aldo Moro Galeazzo Bignami che si dice "sorpreso" della valutazione eccellente riservata anche ai due dirigenti coinvolti nella vicenda Terremerse, Valtiero Marzocchi (Agricoltura) e Filomena Terzini (Affari Istituzionali).

L'inchiesta, sottolinea Bignami, "ha portato alle dimissioni dell'ex presidente Vasco Errani. Nel presentare la memoria in Procura (da cui poi e' scaturita l'accusa di falso ideologico, ndr), Errani ha dato fiducia ai suoi dirigenti ai quali si era affidato. Se si riconosce il massimo premio a loro, cosa meritano gli altri dirigenti che hanno operato senza trascinare il presidente alle dimissioni e la Regione al voto anticipato? Così non è più un premio, è un integrativo".

Premi elargiti a tutti, indistintamente: "Trovo singolare - afferma Bignami - dare una valutazione eccellente a Carradori per poi mandarlo via. A riconoscere il massimo a tutti, si rischia di non premiare il merito". Intervistato dall'agenzia Dire, il capogruppo forzista afferma: "Le norme che regolano le valutazioni dei dirigenti pubblici non tengono conto di un elemento a mio avviso da introdurre: la 'customer satisfaction', ovvero la soddisfazione della clientela. Il bacino di riferimento di ogni settore della Regione, ad esempio l'agricoltura, le imprese o il mondo della formazione professionale, deve essere posto in condizione di esporre una propria valutazione sull'organizzazione del lavoro di viale Aldo Moro. Altrimenti i dirigenti sono attenti solo al rispetto delle procedure e al raggiungimento dei traguardi politici fissati dalla Giunta, ma non c'e' un punto di caduta sull'utenza". La legge regionale "lo consentirebbe - chiosa Bignami - e su questo in autunno presenteremo un progetto di legge".