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Matteo di Benedetto

Violenze sessuali: "Autori da cultura che considera le donne come oggetti"

Lega e Fratelli d'Italia addossano la colpa all'amministrazione. I presunti autori sono giovani, anche minori, e stranieri: "Nel silenzio delle donne PD"

Dalla donna di 30 anni aggredita in via Belle Arti la notte tra giovedì e venerdì, alla ragazzina a San Giorgio di Piano qualche giorno fa, fino a una 50enne violentata sotto i portici nella notte. I presunti autori delle aggressioni sessuali sono giovani e ragazzini nord africani, dai 15 ai 22 anni, i primi domiciliati nella struttura per minori non accompagnati di Villa Aldini, gli altri in provincia. 

"E allarme sicurezza" per la Lega cittadina "triste e vergognoso lo stato di abbandono in cui versano alcune aree della nostra città - scrive il capogruppo del Carroccio in Comune, Matteo di Benedetto - preoccupanti anche i dettagli che emergono sull’episodio, prima il soggetto ha provato a comprare la donna, poi davanti al suo rifiuto è cominciata la violenza. Un grazie alle forze dell’ordine intervenute per arrestare il richiedente asilo".

"La sinistra faccia mea culpa"

La situazione, per Di Benedetto "sta evidentemente sfuggendo di mano. Vogliamo rendercene conto o bisogna accettare passivamente che le donne vengano sempre di più considerati come oggetti con cui soddisfare i propri desideri da parte di soggetti come questi? È il terzo episodio in pochi giorni". Di Benedetto attacca quindi la maggioranza: "La sinistra faccia mea culpa e cominci a prendere misure per la sicurezza di Bologna e delle donne e ragazze bolognesi. Basta nascondersi dietro a un dito o chiudersi gli occhi facendo finta che vada tutto bene. Si prendano le proprie responsabilità”. 

Ieri, il capogruppo e il referente delle Lega a San Giorgio di Piano, Riccardo Russo, avevano giudicato "inaccettabili" episodi "per un paese che vuole dirsi civile", dopo la notizia del tentativo di violenza sessuale ai danni di una ragazzina durante la festa di paese "da parte di soggetti che evidentemente aderiscono a una cultura che considera gli le donne come oggetti". È una situazione insostenibile ed è tempo che anche la sinistra cominci a considerarla seriamente mettendo in campo misure per la sicurezza dei cittadini - chiedendo  Chiediamo al sindaco la giunta di fare la loro parte mettendo in campo misure per la sicurezza dei cittadini e in particolare delle donne e delle ragazze. Non è accettabile piegarsi a queste situazioni che continuano a moltiplicarsi su tutto il territorio di Bologna". 

Fratelli d'Italia: "Fallimento dei servizi sociali, e le donne PD?"

"Apprendiamo con sconcerto dell’ennesima violenza sessuale a Bologna, questa volta ai danni di una donna clochard in via Amendola - scrivono in una nota Stefano Cavedagna, presidente di Fratelli d'Italia - La presenza di quella donna è nota e più volte segnalata dai residenti. Così come sono stati più volte segnalati il degrado e l’insicurezza della zona che è quella per cui abbiamo manifestato in più occasioni, anche recentemente, chiedendo interventi concreti per la sicurezza - continua Cavedagna - Eppure Lepore in quell’occasione ha scritto alla Presidente Meloni frignando e lamentandosi perché FdI e Bignami fanno i gazebo. Si dimostra un fallimento dei servizi sociali del comune di Bologna e del presidio della zona da parte dello stesso. Bene abbiamo fatto a chiedere più attenzione, come dimostra il dispiegamento di uomini e mezzi ora disposto dalle Forze dell’Ordine in Piazza Martiri. Purtroppo però, se il Comune non collabora, lo sforzo è vano". Il sindaco ha invocato il "pugno duro", lamentando però la mancanza di risorse da parte del Governo per aumentare le forze dell'ordine. 

Manuela Zuntini, consigliera FdI in Comune, si chiede "che fine abbiano fatto le donne del PD, sempre pronte a denunciare la cultura patriarcale e a parlare del tema, pure rilevante, dei femminicidi per mano di partner, ma mai disposte a denunciare chiaramente il tema altrettanto grave delle violenze per strada e a difendere le donne che vengono trattate come prede, in particolare da chi pensa di poter venire nel nostro Paese senza portare alle donne alcun rispetto e a trattarle come oggetti senza alcun diritto - ha scritto in una nota - La Giunta Lepore parla sempre di città accogliente ma non fa nulla affinché sia accogliente per le donne, che subiscono un costante senso di insicurezza e che sono limitate nella libertà di poter uscire e muoversi in tranquillità, di giorno come di notte. Anche su questo fronte, il tanto declamato Piano della Notte non ha portato a nulla e continua a fare acqua da tutte le parti, così come la complessiva gestione della sicurezza cittadina da parte di Lepore e della sua Giunta".

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