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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tra ricette e burattini: la storia e i luoghi del Carnevale di Bologna

Tante le tradizioni del Carnevale legate a Bologna e ai comuni limitrofi. Una storia secolare che inizia già nel 1800

Quest’anno il Carnevale ha preso avvio il 5 febbraio 2023,  la fine è prevista per il 21 febbraio. Il clou, come sempre,  il Giovedì Grasso (16 febbraio) e il successivo Martedì Grasso (21 febbraio). Il giorno successivo, mercoledì 22, è il Mercoledì delle Ceneri, che celebra l’inizio della Quaresima.

La tradizione bolognese

A Bologna, come in molte altre città italiane, sono previste speciali attività per celebrare il Carnevale. Già nel 1953 il cardinale Giacomo Lercaro istituì il Carnevale dei bambini, una parata che si teneva la domenica precedente al Martedì Grasso e che da Piazza VIII Agosti sfilava fino in Piazza Maggiore.

Molto caratteristica è la sfilata dei carri: come ogni anno, il centro città di Bologna sarà attraversato dai carri allegorici confezionati dai maestri cartapestai: da Piazza del Nettuno a Piazza del Popolo, fino in Piazza Maggiore, le strade bolognesi saranno invase da colori, musica, giganti statue di cartapesta, coriandoli, stelle filanti ma anche gruppo folkloristici e gruppi mascherati che si rifanno alle nuove e alle vecchie tradizioni.

La maschera di Balanzone

A proposito di maschere: famosa a Bologna è la maschera di Balanzone. Il sito Feste di Carnevale ne riporta la storia: “La storia del Carnevale di Bologna ha inizio nel 1868 quando la ‘Società del Dottor Balanzone’, che prese nome dalla maschera bolognese per eccellenza, cominciò ad occuparsi della sua organizzazione, sostituendosi alla municipalità che ne se era occupata fino a quel momento. L’intento di questa società, fondata l’anno precedente, era quello di promuovere e dirigere i festeggiamenti del Carnevale, incoraggiando l’industria dell’arte e devolvendo gli utili ricavati in beneficenza ad orfanotrofi ed ospedali”. Non solo arte e festa, quindi, ma anche un modo di rilanciare l’economia cittadina con l’occasione di fare del bene alle persone più sfortunate.

Il Dottor Balanzone (in dialetto bolgnese il Dottòur Balanzòn) è uno dei personaggi legato alla vecchia commedia dell’arte. È un personaggio saccente e spesso arrogante ed è dottore in Legge: pignolo e cavilloso, si vanta spesso dei suoi titoli ed è facile trovarlo impegnato in uno dei suoi discorsi noiosi e privi di senso. L’aspetto di Balanzone è quello di un uomo dalle guance rosse e rubizze, vestito di nero e con una grossa pancia sporgente. Indossa una piccola maschera che copre le sopracciglia ed il naso, ha un paio di grandi baffi e indossa l’abito tipico dei professori dell’Università di Bologna, ovvero una toga nera con colletto e polsini bianchi e un largo mantello anch’esso di colore nero.

I burattini

Legata a doppio filo alla tradizionale commedia dell’arte è la tradizione dei burattini. Oltre a Balanzone, esistono alcune maschere tipiche del teatro dei burattini come, ad esempio, Fagiolino Fanfani. Creato dal burattinaio Cavazza, Fagiolino è un monello dei bassifondi bolognesi tipicamente vestito con vesti strappate e sporche, con un berretto con un grande fiocco, con una giacca corta, una camicia con cravatta a farfalla e calze bianche e rosse a righe.
Fagiolino ha una moglie, Isabella, detta anche ‘brisabella’ che in dialetto bolognese significa ‘non bella’. C’è poi Sganapino, amico semplice un po’ ingenuo di Fagiolino, e Flemma, un sarto scapolo e mammone.

Il carnevale nei dintorni bolognesi

Oltre al Carnevale di Bologna, sono diversi i comuni del bolognese che celebrano in modo speciale questa festività. Il più famoso tra questi è probabilmente il Carnevale di San Giovanni in Persiceto. Giunto alla sua 149^ edizione, il Carnevale persicetano è famoso per Lo Spillo (al Spéll in dialetto bolognese), che consiste in una spettacolare metamorfosi dei carri giunti nella piazza centrale spesso accompagnata da una performance teatrale. Altre celebrazioni del Carnevale famose nel bolognese sono sicuramente quella di Imola, con il Carnevale dei Fantaveicoli, quello di Pieve di Cento e quello di Minerbio.

La cucina di carnevale

Per Bologna e per i bolognesi ogni occasione è buona per cucinare, mangiar bene e passare il tempo in compagnia. Tipici della festività del Carnevale sono alcuni piatti della tradizione bolognese, come le immancabili sfrappole, il tipico dolce sottile e croccante a forma di losanga fatto con un impasto di farina e uova e solitamente aromatizzato al cognac o all’arancia. Ci sono poi gli speciali tortelli che prendono proprio il nome dalla maschera di Balanzone, e chiamati quindi “i balanzoni”: tradizionalmente erano tortelli di pasta verde agli spinaci riempiti con gli avanzi della cucina, mentre oggi hanno assunto una forma più definita, venendo solitamente farciti con ricotta e mortadella e serviti al burro. 

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