San Lazzaro, accordo per lavoro alle rifugiate. Conti: "Si disinnesca una bomba sociale"|VIDEO
Protocollo d'intesa con Confesercenti-Assohotel. Sarebbero già arrivate le prime disponibilità da una ventina di imprenditori
Quasi solo donne e bambini le persone che scappano dalla guerra in Ucraina e in migliaia stanno cercando di inserirsi in una nuova realtà nella nostra regione (15.451 in Emilia-Romagna, 2.723 nel bolognese, secondo i dati odierni della prefettura).
Una delle prime tappe nel territorio bolognese è stata San Lazzaro di Savena, dove ora è stato sottoscritto un protocollo d'intesa con Confesercenti-Assohotel per attivare la possibilità di impiego per le donne rifugiate negli hotel, nei bar e ristoranti (e non solo) dell'area bolognese, quindi da una parte l'inserimento, dall'altra un aiuto alle aziende del settore turistico a trovare personale in una fase in cui è ancora difficile soddisfare la domanda da parte delle imprese.
"La cosa che mi ha colpito è che queste donne, che sono scappate dal loro Paese senza nulla, tutte hanno portato con sé loro certificati di lauree e diplomi e ora vogliono mettere le loro competenze a disposizione della nostra comunità comunità e sono disposte ad accettare qualsiasi impiego. Hanno bisogno di aiutare chi sta a casa e combatte e del resto, come ci ha spiegato una di loro, la guerra mette tutti sullo stesso piano", racconta il sindaco Isabella Conti "si tratta di impiegare queste donne un mansioni che a noi servono. Siamo in un momento di svolta e questo accordo ci consente di fare uno scatto avanti prezioso. Il Comune si è sempre adoperato per dare dignità ai cittadini attraverso il lavoro. Lo abbiamo sempre fatto per tutti e continueremo a farlo. E rifaremo la Fiera del lavoro a maggio", assicura Conti, preoccupata anche degli effetti a lungo termine della presenza di tante persone che non abbiamo la possibilità di inserirsi nel tessuto della comunità.
"Dobbiamo pensare a disinnescare una bomba sociale", avverte. Intanto, non appena da Assohotel è cominciata a spargersi la voce, sono arrivate le prime disponibilità da una ventina di imprenditori, disposti ad assumere una-due persone. Resta lo scoglio della lingua, visto che molto non conoscono l'italiano, ma si lavorerà anche per ovviare a questo problema. "Si cerca personale per bar, ristoranti e hotel, ma anche receptionist e sarte", spiega il presidente Paolo Mazza.
Confesercenti metterà a disposizione il il suo centro di formazione, il Cescot, per incrociare la domanda e l'offerta di lavoro. "Abbiamo predisposto un questionario che sarà sottoposto alle imprese associate sui bisogni di manodopera, anche perché contiamo su una crescita del turismo nei prossimi mesi. Questo sviluppato con il Comune di San Lazzaro è un progetto pilota, ma speriamo che altri Comuni possano seguire l'esempio. Sarebbe una cosa positiva se diventasse patrimonio area metropolitana", auspica il diorettore di Confesercenti, Loreno Rossi, che assicura: "Applicheremo il contratto di lavoro del settore turismo. Vogliamo evitare il rischio di lavoro sottopagato". (dire)