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Giovani e droga, il DG anticrimine Messina: "Non riguarda solo Bologna, ma la repressione non basta"|VIDEO

Se ne è parlato durante il XXII Premio Fedeli, promosso dal Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, questa mattina in Sala Borsa. Il Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato in città

Tutti concordi nell'affermare che la repressione non è l'unica via per affrontare il fenomeno dei "Giovani e la droga", ma si tratta di un fenomeno anche culturale. L'occasione per parlarne è stato il XXII Premio Fedeli, il premio letterario promosso dal Siulp, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, che si è tenuto questa mattina in Sala Borsa. 

"Il fenomeno non riguarda solo Bologna, ma è radicato in tutto il territorio nazionale - ha detto ai cronisti il Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato - il profilo repressivo serve a incidere su chi commercia questi veleni. Il consumò è un problema particolare e difficile da gestire. La nostra norma ha a che fare con la modica quantità, non è possibile applicare una disposizione cautelare in questo caso. La partita per contrastare lo spaccio che riguarda i giovani si deve affrontare con la prevenzione, la cultura e l'informazione". 

Quindi spaccio di strada, traffico internazionale di stupefacenti, operazioni delle forze dell'ordine portate a termine nelle ultime settimane anche in città con sequestri di grandi quantitativi e decine dimisure cautelari: "E' un fenomeno radicato in tutte le classi sociali - ha dichiarato il questore di Bologna, Isabella Fusiello - perchè c'è tanta voglia di sballo? Ritengo che bisognerebbe rivedere tutto l'assetto, mettere in campo diverse forze per affrontare seriamente il problema".

"Un problema del quale non si vuole più parlare, con una sorta di danno collaterale - ha detto Felice Romano, segretario generale Siulp - noi che invece tutti i giorni viviamo questo dramma siamo convinti che formando i nostri giovani riusciamo forse a evitare tante vittime". 

E' necessaria "una forte operazione di informazione - nei confronti del giovane assuntore e delle famiglie, per Amedeo Landino, segretario provinciale Siulp - abbiamo notato un aumento di consumo di stupefacenti a effetto eccitante, ci preoccupa molto la droga utilizzata per commettere altri delitti". 

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