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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Medico accusato per l'omicidio della moglie, Ausl lo sospende

L'azienda sanitaria locale fa inoltre saper di aver richiesto l'accesso al Fascicolo della Procura della Repubblica per "avviare i necessari accertamenti disciplinari e valutare la costituzione di parte civile"

L'Azienda USL di Bologna ha disposto la sospensione dal servizio di Giampaolo Amato, l'ex medico sociale della Virtus Bologna, tratto in arresto nei giorni scorsi perchè accusato di aver ucciso la moglie, Isabella Linsalata. L'azienda sanitaria locale fa inoltre sapere in una nota di aver richiesto l'accesso al Fascicolo della Procura della Repubblica per "avviare i necessari accertamenti disciplinari e valutare la costituzione di parte civile".

Omicidio dottoressa Linsalata: movente sentimentale la pista al vaglio

Isabella Linsalata, dottoressa 62 anni, secondo gli investigatori sarebbe stata uccisa dal marito con un mix  letale di calmanti e anestetici. Su questo non sembrano avere molti dubbi gli investigatori tanto che qualche giorno fa è stata disposta la misura cautelare in carcere nei confronti del dottore . Un arresto che arriva dopo un anno e mezzo di indagini, che ora si concentrano nella ricostruzione del movente.

Secondo l'ordinanza firmata dal gip, il movente sarebbe stato di "tipo sentimentale" ..."senza escludere spinte di tipo economico". Il medico sarebbe stato diviso tra due "dolorosissime decisioni: la volontà di non fare soffrire la famiglia e il desiderio di vivere liberamente la sua relazione con la giovane amante". Amante che non risulta indagata e che avrebbe da tempo messo fine alla loro relazione. In soldoni, secondo gli investigatori l'uomo non sarebbe riuscito a porre fine al proprio matrimonio, nonostante la moglie - si ipotizza- avesse scoperto la relazione extraconiugale.

 Intervista BolognaToday: cosa ci raccontò la dottoressa Linsalata |VIDEO  

Medico accusato dell’omicidio della moglie: è indagato anche per la morte della suocera 

Medico ex Virtus. Secondo il gip "rischio concreto" anche per l'altra donna 

Il malore e l'allerta al 118 data dal marito 

I fatti risalgono al 31 ottobre del 2021, quando il 118 prestò soccorso alla vittima rinvenuta priva di sensi dal marito nella loro casa, in zona Murri. Per la donna non vi fu nulla da fare .  

I successivi accertamenti medico-legali e l'autopsia eseguita sul cadavere hanno poi dimostrato come il decesso - che in un prima momento pareva fosse rapportabile a cause naturali - in realtà fosse dovuto alla somministrazione di una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero (si tratta di sostanze di facile reperibilità per un medico). Nel corso delle indagini sarebbe anche emerso che già alcuni anni prima alla vittima erano stati somministrati farmaci a sua insaputa che le avrebbero provocato più di una volta dei malori e persino episodi di narcolessia. 

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