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Cronaca Zona Universitaria

Movida ad alto rischio (contagio): "Nessuna multa in zona U, il Comune qui si arricchirebbe. Troppi senza mascherina"

Il nuovo Dpcm è stato firmato: chiusura alle 21 per i locali senza posti a sedere con divieto di consumare cibi e bevande in piedi. Le discoteche restano chiuse

Il termine "mala-movida" (inteso come deriva dell'uso notturno delle aree urbane) è ricorrente più che mai visto che gli effetti attuali degli assembramenti fuori controllo non sono tanto il sonno tolto ai residenti delle zone più calde della città (resta questo comunque un problema serio per una fetta di cittadini) quanto l'elevato rischio di contagio da Coronavirus: l'ultimo bollettino parla di un aumento di 68 positivi in un giorno, di cui 20 da focolaio familiare, amicali o per frequenza di luoghi pubblici. Nel frattempo è stato firmato il nuovo Dpcm del Governo in tema di regole da applicare alla movida affinchè appunto, non diventi mala-movida. 

Zona U reduce da due weekend "fuori controllo"

Tantissime le foto e i video fatti con i cellulari nel weekend che mostrano gruppi anche consistenti di giovani senza mascherina, con bottiglie e bonghi in mano, intenti a divertirsi come non fosse tempo di Covid-19, fra abbracci e pacche sulle spalle: "Incredibile che le multe notificate fra sabato e domenica siano così poche e che nessuna sanzione sia stata fatta in zona Universitaria - il commento di uno dei residenti della zona di Piazza Verdi che partecipa attivamente ad alcune attività culturali di zona - se venissero da queste parti, con tutte le persone senza mascherina risanerebbero le casse del Comune". Già l'assessore alla cultura Matteo Lepore aveva ammesso che il problema è più che altro la notte e che sarebbero stati presi provvedimenti, mentre i bolognesi nelle fasce diurne sembrano comportarsi mediamente con responsabilità. 

Dpcm firmato: ecco tutte le nuove regole anti contagio 

Divieto di sosta davanti ai locali e orari, cosa dice il Dpcm in tema movida

La proposta di Conte è stata firmata così come è stata presentata ieri sera alle Regioni dallo stesso premier, scatta (da oggi e per 30 giorni) la chiusura dei locali che non hanno servizio al tavolo già alle ore 21.00 con divieto di consumare cibi e bevande all'aperto: è così che si cercano di evitare quegli assembramenti che negli ultimi weekend sono stati documentati un po' in tutta Italia e anche a Bologna, con maggiore concentrazione in alcune aree specifiche e arcinote. Per quanto invece riguarda i pub, i locali e i ristoranti che fanno somministrazione al tavolo la serranda si abbassa a mezzanotte. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all'aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.

Giovanissimi senza mascherina che comprano bottiglie di birra dagli abusivi: "Se le passano, bevono e diventano molesti"

La preoccupazione per questa situazione di scarsa attenzione alle pratiche anti-Coronavirus non è solo dei privati cittadini, ma anche dei gestori dei locali dell'area Piazza Aldrovandi-via Petroni-Piazza Verdi, che diventano osservatori e cercano di far rispettare le regole a costo di infastidire i clienti che chiedono maggiore leggerezza: "La situazione è diventata ingestibile e qualcosa bisogna fare - spiega Massimiliano Bolelli, titolare del Balanzone di via Petroni e di un bistrot in via San Vitale - perchè qui negli ultimi due fine settimana la situazione è davvero degenerata per la quantità di ragazzini ammassati e senza mascherina che acquistano birre dai venditori abusivi passandosi le bottiglie di mano in mano e trasformandosi a fine serata in soggetti molesti e spesso violenti". 

 

Una rissa anche sabato notte: "Il problema è anche culturale"

E a proposito di violenza, proprio sabato scorso Bolelli e la moglie sono stati testimoni di una maxi rissa fra ragazzi in Piazza Aldrovandi: "Era l'una e mezza e ci si sono buttati sulla macchina mentre stavamo transitando, erano in moltissimi e si picchiavano. Forse tutta questa aggressività deriva anche dall'alcol e dalla droga che consumano durante queste serate fuori: sono molto giovani, secondo me sono ragazzi delle superiori. Acquistano le birre da 66 (che i locali non vendono), spesso accompagnate da qualche 'aggiunta' (se chiedi una birra da 15 euro ti portano anche una dose di fumo) e così le bottiglie passano di mano in mano alla faccia delle precauzioni. Ogni sera in via Petroni passano quattro pattuglie di Polizia o di Carabinieri e nonostante ciò lo scenario a tratti è davvero allarmante: noi siamo tartassati su tutti i fronti, paghiamo i buttafuori e ci rendiamo poco simpatici continuando a rimproverare i clienti non troppo attenti, non abbiamo ottenuto i dehors e nonostante ciò i controlli li fanno più a noi che in strada" chiude con un velo polemico 'Max Balanzone'". 

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