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Cronaca Navile / Via Stalingrado

Occupazione di via Stalingrado: sgomberato lo stabile preso dai collettivi, traffico in tilt

Camionette cinturano la zona all'alba. Gli occupanti: "Resistiamo sull'albero"

Via Stalingrado completamente bloccata e una giornata  movimentata quella odierna, a causa dello sgombero della occupazione di via Stalingrado 31, aperta lo scorso 19 novembre dal collettivo Infestazioni con la volontà politica di contrastare il caro affitti e l'emergenza casa.

Mentre gli occupanti sulle prime hanno cercato di resistere, davanti l'occupazione si è formato un presidio di sodali che ha reso necessaria la chiusura della strada da entrambe le carreggiate, motivo per cui tutto il traffico lungo via Stalingrado e afferenti è andato in tilt. Sul posto presenti numerose unità antisommossa di polizia e carabinieri.

"Il 13/12 arriva l’ennesimo sgombero. Nonostante quanto si faccia per uccidere le alterità che rivendicano altri modi e altri mondi, la risposta arriva sempre più forte. Contro ogni muro, contro ogni gabbia, contro ogni frontiera, siamo ancora qua e toccherà urlare sempre più forte. Stamattina -rivendica il collettivo in una nota- le compagne e i compagni hanno deciso di fare i pupazzi di neve su una casetta sull’albero. Abbiamo chiamato un presidio in via Stalingrado, oggi pomeriggio è prevista una nuova chiamata e sabato accenderemo i sound system e attraverseremo la città. Non è finito niente".

Dopo alcune ore dall'avvio delle operazioni di sgombero - iniziate alle 6.30 di stamane -  lo stabile è stato liberato, mentre un pugno di occupanti - tre o quattro - sono rimasti a lungo asserragliati nel giardino intorno alla stabile, tentando così di opporsi alla conclusione dell'attività di sfollamento dell'area. 

Corteo dopo lo sgombero

E' servita tutta la mattinata per terminare le operazioni di sgombero., dopo le quali - intorno alle 12.30 - è partito un corteo improvvisato dagli attivisti solidali con gli sfollati. Il serpentone, con un centinaio di persone, da via Stalingrado ha attraversato le strade cittadine fino a riversarsi sotto la Tettoia Nervi. Qui i manifestanti hanno deciso di stazionare, continuando la loro protesta contro lo 'sfratto'. 

CORTEO DOPO LO SGOMBERO A STALINGRADO

Le reazioni della politica  

"Incredibile che la città debba essere continuamente sotto scacco di un manipolo di ragazzi viziati che non hanno rispetto per nulla e per nessuno e che complicano la vita di migliaia di persone impegnate nel proprio lavoro o nelle incombenze familiari". Dura invettiva contro gli attivisti dopo la mattinata di disagi odierna in via Stalingrado da parte di Nicola Stanzani, Capogruppo - Gruppo Consiliare Forza Italia, che si dice in attesa di "di vedere se finalmente ci sarà una ferma condanna di questi cittadini che non rispettano la legge, le istituzioni, la democrazia ed il patrimonio pubblico, da parte di chi, non più tardi di ieri, si stracciava le vesti per un misero contributo del Comune a quelle realtà (le scuole di infanzia private paritarie), che senza scopo di lucro, operano nell’educazione dei più piccoli a Bologna nel pieno rispetto della Costituzione, delle leggi e norme vigenti e dentro una leale collaborazione con l’Amministrazione comunale". 

Sulla stessa lunghezza d'onda l'affondo della Lega. "Ciò a cui non vorremmo assistere è un inverno caratterizzato oltre che dal maltempo anche da sgomberi continui di immobili abbandonati e presi d'assalto dai collettivi che proprio dall'immobile appena sgomberato di Via Stalingrado 31 stanno lanciando  nuove minacce di occupazioni." Così in una nota Francesca Scarano, Presidente gruppo Lega che pure rimarca i tanti disagi alla viabilità in quella zona a causa delle operazioni di sgombero. "Nel ringraziare le Forze dell'Ordine per il costante impegno - aggiunge Scarano - confido in un necessario cambio passo della Giunta che da inizio mandato non ha mai preso una chiara e netta posizione; del resto una parte della maggioranza li spalleggia e li incontra. Appare chiaro come le divergenze non siano solo relative ai finanziamenti per le scuole paritarie ma anche nella gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza e le troppe correnti che animano questa Giunta minano la realizzazione di politiche per la città". 

L'occupazione a novembre. Emergenza abitativa alla base del blitz 

Risale a metà novembre scorso il blitz del Collettivo Infestazioni -area diaspora Xm24, già co-animatore dell'occupazione di via Zago- nello stabile di via Stalingrado. Una occupazione che aveva preso il via dopo lo sgombero del Cua da via Oberdan e un'altra occupazione messa in atto in via Filippo Re. Gli occupanti si erano insediati in un immobile da anni in stato di abbandono, in un fazzoletto di terra tra le vie della Repubblica e Aldo Moro dove un tempo sorgeva il punto vendita urbano di Mercatone Uno. 

"La scelta di questo luogo non è casuale -rimarcava all'epoca dell'irruzione il collettivo  - su questo spazio, abbandonato da più di 10 anni, esiste dal 2015 un progetto di “riqualificazione” che prevede la destinazione del 69% dell’area ad affittacamere e Bnb. Se queste sono le opzioni, sovrapprezzate e inaccessibili, offerte a Bologna in piena emergenza abitativa" il gruppo si è destinato "parte dello stabile al bisogno di un gruppo di compagnə che si stanno trovando senza una casa".

Blitz della polizia per sgomberare lo stabile occupato di via Stalingrado

(Ultimo aggiornamento ore 13:30: resoconto operazione di sgombero e corteo)

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