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La città in attesa / Centro Storico / Piazza Maggiore

Zaki rinuncia al volo di Stato. E per ragioni burocratiche il suo arrivo slitta di un paio di giorni

Amnesty: "Attivisti per i dritti sono indipendenti". Lepore: "Ho scritto a Meloni per ringraziarla". Piazza Maggiore pronta ad accoglierlo

Piazza Maggiore è pronta per Patrick Zaki. Inizialmente atteso in città per domani - dopo la grazia ottenuta mercoledì dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, arrivata a 24 ore di distanza dalla condanna a tre anni di carcere - il suo arrivo slitta di un paio di giorni, quindi il giorno clou dovrebbe essere domenica. L'attivista egiziano e neo laureato all'Alma Mater ha spiegato su Twitter che si tratta solo di un intoppo burocratico. "C'è un leggero cambiamento nei piani poiché è venuto alla nostra attenzione che i documenti ufficiali per revocare il divieto di viaggio saranno finalizzati domenica a mezzogiorno - ha scritto Zaki - quindi, dopo dovremo viaggiare per assicurarci che la mia situazione legale sia chiara al 100%". Zaki comunque vuole tranquillizzare i suoi contatti bolognesi. "Stai tranquilla Bologna, arrivo tra un paio di giorni, dobbiamo solo aspettare altri due giorni".

Il viaggio su una compagnia di linea

Zaki dovrebbe partire dal Cairo diretto a Milano (per poi raggiungere Bologna) con un aereo di linea di una compagnia egiziana. Da quanto risulta, infatti, avrebbe rifiutato il volo speciale che era stato messo a disposizione dal Governo italiano e non intenderebbe incontrare nè farsi assistere da autorità governative. Su questo punto è intervenuto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: "La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, come sono state fatte e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza".

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Il palco del "Cinema sotto le stelle" pronto per la festa

Comunque sia, la città è pronta a festeggiarlo. "La prima cosa sarà sentirlo e riabbracciarlo, per poi decidere insieme a lui cosa vuole fare”, ha spiegato il sindaco di Bologna Matteo Lepore intervistato da Radio immagina. Il Comune metterà “a disposizione quello che vorrà, perché poi credo che anche Patrick abbia diritto a vivere la sua normalità”. Di sicuro, piazza Maggiore è pronta, “semplicemente perché è già allestita per il ‘Cinema sotto le stelle’, se lui ci sarà lo vorremmo salutare”. Ma deciderà Zaki, sottolinea Lepore, se avrà intenzione di “fare una visita in forma privata o una cosa pubblica”. Su questo, “non abbiamo ancora avuto modo di parlarci, deciderà lui”, aggiunge Lepore. Il sindaco gli vorrà "consegnare la cittadinanza onoraria", ma anche qui, non è detto che avvenga domani o in un'altra data. " Abbiamo anche una piccola sorpresa - annuncia Lepore -, il rettore dell'Università sicuramente avrà contatti con lui e quindi in queste ore si deciderà il da farsi".

Zaki e Regeni, filo diretto?

Il sindaco ha risposto anche a una domanda riguardo al presunto baratto tra la grazia a Zaki e uno stop alle indagini sulla morte di Giulio Regeni.  "Penso che con Patrick toglieremo lo striscione con il suo nome dal nostro Palazzo D'Accursio perchè finalmente è libero, ma lasceremo quello di Regeni perchè occorre continuare a chiedere verità e giustizia", le parole di Lepore. 

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Lepore: "Ho scritto alla Meloni per ringraziarla"

Il sindaco ha anche fatto sapere di aver scritto alla premier Giorgia Meloni per ringraziarla dell'impegno per la liberazione di Zaki. "Da sindaco non ho mai fatto mancare le mie critiche al Governo sul tema dell'immigrazione o sulla questione casa. Sono un sindaco che prende posizione ma questo non mi impedisce di ringraziare il Governo quando ci dà mano sul tema sicurezza, penso ad alcuni interventi fatti di recente - ha affermato il sindaco - o anche per la liberazione di Zaki, riconoscendo il lavoro della diplomazia italiana. Io stesso ho scritto un messaggio alla presidente Meloni ringraziandola per l'impegno".

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