rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

Noi sfogline. Tradizioni, segreti e il sogno Unesco

I racconti delle 'artiste' della pasta sfoglia in un documentario, prodotto da Ascom. Ricette e trucchi del mestiere, tortellini compresi

QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY

Condire i tortellini e gli spaghetti con il ragù. In cucina questo è l'unico vero 'crimine' per i bolognesi. Sì, perché la pasta fresca sotto le Due Torri è una vera e propria religione, con dogmi che pochissimi possono permettersi di mettere in discussione. Per lanciare le sfogline nell'empireo dei sito e delle tradizioni diventate patrimonio Uncesco da tutelare arriva un documentario firmato dai fotogiornalisti Federico Borella e Michela Balboni e promosso dall'associazione Panificatori di Ascom.

Italia da record per i siti patrimonio Unesco 

L'Unesco tutela l’eredità del passato di cui oggi il mondo beneficia. Luoghi unici e diversi tra loro, ma tutti di straordinario valore. Tesori naturali, storici, culturali e architettonici sparsi nei cinque continenti che ottengono il riconoscimento di 'patrimonio' dell'organizazzione internazionale. Con ben 59 siti l’Italia è il primo stato al mondo per numero di luoghi simboli Unesco. Si va dall’Arte Rupestre della Valle Camonica, agli 8mila ettari di foreste, passando dal centro storico di San Gimignano ai Sassi di Matera. E ancora, i Trulli di Alberobello le Residenze Reali dei Savoia in Piemonte, la Costiera Amalfitana, le Isole Eolie. Non solo. Sono state "premiate" anche le città barocche della Val di Noto, la Val d’Orcia, le Dolomiti, l’Etna, i paesaggi vitivinicoli del Piemonte, le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene fino ai Portici di Bologna. 

Il documentario che porta le 'sfogline' nel mondo

Il documentario, presentato oggi nella sede di Ascom, racconta uno dei lavori più apprezzati di Bologna attraverso l'esperienza dei personaggi illustri e delle istituzioni cittadine. Compreso il sindaco Matteo Lepore. Nel video si racconta l'importanza delle sfogline nella storia della città a sostegno della candidatura Unesco e per ottenere il riconoscimento della denominazione De.Co.

"Le sfogline sono un nostro patrimonio, da tutelare e far conoscere al mondo, perché sono espressione unica e vera della nostra tradizione gastronomica, che attira nella nostra città un numero sempre crescente di turisti", sottolinea il direttore di Ascom, Giancarlo Tonelli. "Queste iniziative, che uniscono tradizione, saperi e qualità, sono un tassello fondamentale per costruire la politica del cibo di Bologna e dell'area metropolitana", riconosce Daniele Ara, assessore comunale all'Agricoltura.

Anche la Garisenda patrimonio Unesco? 

Anche la Torre ferita, simbolo di Bologna insieme all'Asinelli potrebbe diventare patrimonio Unesco. La proposta è partita dal sindaco Matteo Lepore, che vorrebbe "mettere sotto tutela" il monumento del Duecento simbolo della città. Ce la farà? Intanto, per restare nel pressi del capoluogo emiliano, hanno già ottenuto il patrocinio del prestigioso organismo internazionale la Chiusa di Casalecchio di Reno, la più antica opera idraulica d’Europa ancora in funzione, e l’Abbazia di Santa Cecilia della Croara a San Lazzaro di Savena.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Noi sfogline. Tradizioni, segreti e il sogno Unesco

BolognaToday è in caricamento