Giornata di sgomberi, blitz della polizia in Corticella e viale Filopanti | VIDEO-FOTO

Doppio sgombero in corso a Bologna nella mattinata di oggi, 6 dicembre. Sotto sfratto gli occupanti di un edificio in via Corticella e dell’ex istituto Zoni di viale Filopanti .

Alta tensione al Radical Housing di Corticella

Le prime operazioni di sfollamento - non senza momenti di alta tensione - sono iniziate nella prima mattinata in via Corticella. Qui gli attivisti del collettivo PLAT (Piattaforma di Intervento Sociale) lo scorso settembre avevano preso possesso di uno stabile di proprietà pubblica, dopo aver abbandonato un altro edificio occupato in via Raimondi.

Davanti all'edificio sotto sgombero si sono registrati alcuni scontri (IL VIDEO) tra gli attivisti che osteggiavo le operazioni di polizia e le forze dell'ordine, giunte sul posto in assetto antisommossa. Alcuni occupanti hanno reagito lanciando cassonetti.

In serata a centinaia si sono radunati in corteo in zona U contestando lo sgombero con striscioni e fumogeni  (VIDEO)

Via Filopanti, occupazione ex Istituto Zoni

Nelle stesse ore blitz della polizia anche su viale Filopanti, dove dallo scorso ottobre alcuni attivisti e attiviste del CUA (Collettivo Universitario Autonomo) si erano insediati nell’ex Istituto Zoni, "una residenza universitaria privata della fondazione Residenza universitaria internazionale" e che "da anni era lasciato alla polvere e al disuso", spiegava al momento dell’insediamento il collettivo annunciando la nascita del "Glitchousing Project", un portale "per agevolare la ricerca di casa di studentesse e studenti, in guardia da fregature, palazzinari e speculatori".

Dallo 'student Hostel' sul viale gli occupanti in presidio dopo lo sgombero accusano: "C'era l'accordo con l'università, non abbiamo un posto dove vivere".

PODCAST | Senza una casa: voci dietro un'occupazione 

"Oltre dieci poliziotti feriti"

Negli scontri, denuncia il sindacato Fsp Polizia di Stato, avrebbe causato "il ferimento di oltre dieci colleghi, uno dei quali molto serio ai danni del dirigente della Digos", che ha riportato un "trauma cranico" ed è stato "soccorso in ambulanza". Così il segretario generale Valter Mazzetti, in una nota che condanna la reazione degli occupanti questa mattina in via Corticella: "Lanciare un cassonetto addosso a un poliziotto, colpirlo a calci e pugni, scagliare pietre e qualsiasi altra cosa è un reato, si tratta di violenza pura".

La questura fa sapere che, insieme ai momenti di violenza tra manifestanti e polizia, "è continuata l’opera di mediazione, mai interrottasi, nei confronti degli occupanti, con l’ausilio dei Servizi Sociali del Comune al fine di indurli a lasciare lo stabile in sicurezza e tranquillità". E che le attività di ricostruzione investigativa di quello che è accaduto "è immediatamente partita al fine di individuare ogni responsabilità e operare le conseguenti segnalazioni all’Autorità Giudiziaria".

Il plauso della Lega

"Salutiamo con un grande applauso le notizie degli sgomberi delle occupazioni abusive di via Corticella e di viale Filopanti. Ringraziamo convintamente le forze dell’ordine e il questore per essersi adoperati per il ripristino della legalità. Da troppo tempo situazioni abusive, caratterizzate da occupazioni contro la legge e contro la comunità, stavano andando avanti, nel silenzio del Sindaco e della sinistra di Bologna". Così Matteo Di Bendetto capogruppo Lega Bologna che ha aggiunto: "Ripristinare la legalità è un chiaro segnale positivo nei confronti di chi rispetta la legge e il resto dei consociati. hi occupa abusivamente deve rispondere delle proprie azioni e con questi sgomberi si sgombra il campo anche da chi vorrebbe far passare il messaggio che occupando con forza e abusivamente a Bologna si può avere la meglio su coloro che rispettano le regole”.

Coalizione civica: "Gestione ordine pubblico insensata"

"Una gestione dell’ordine pubblico insensata e fuori luogo è avvenuta questa mattina in via di Corticella e in viale Filopanti". È l'accusa mossa da Coalizione Civica nei confronti degli interventi di sgombero, che - si legge nella nota - "non possiamo accettare". "Quella di oggi - prosegue - è una situazione che, non ci stancheremo di dirlo e di impegnarci per questo, avrebbe potuto avere un esito diverso. Un esito diverso che spaventa il governo, che ignora la crisi abitativa non solo rifiutandosi di stanziare risorse strutturali per le politiche abitative dei Comuni, ma anche tagliando i fondi per sostenere chi rischia di perdere la casa - perché parla di diritti e dignità. Un esito che non si è voluto permettere, probabilmente perché dai piani alti del Ministero dell’Interno è così che si vuole che si gestiscano questo tipo di operazioni che riducono la conflittualità data da veri problemi sociali a mero ordine pubblico e spettacolarizzazione".

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