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Cronaca

Labas pronto a resistere in vicolo Bolognetti, il Comune è al suo fianco

Per il sindaco gli attivisti del centro sociale "non stanno occupando" gli spazi assegnati 4 anni fa. L'unica occupazione, per Lepore, è quella di chi si oppone alla ristrutturazione delle scuole Besta

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Non si placano le polemiche sul centro sociale Labas. A tornare sull’argomento, questa volta, è il sindaco Matteo Lepore. E lo fa dopo la sentenza del Tar, che ha ‘sfratatto’ il centro sociale ha ritenuto dalla sede di vicolo Bolognetti. Una decisione che ha suscitato reazioni accese anche da parte delle opposizioni

Vicolo Bolognetti gestito da Labas "è un luogo prezioso ed importante – ha detto Lepore - che credo vada salvaguardato al di là del tema dei muri, che dovrà essere valutato da chi di competenza". Il Comune, in ogni caso, vuole proseguire l’esperienza con Labas, anche se “è presto” per pensare ad un’altra sede.

"Finora gli unici occupanti che ci sono in città sono al parco Don Bosco, sostenuti dal centrodestra - ha aggiunto il primo cittadino - Se condannerei una eventuale occupazione di vicolo Bolognetti da parte di Labas? Non sono occupanti, quindi non condanno nessuno".  Gli attivisti di Labas "non mi pare abbiano bisogno di occupare niente. Dicono che disobbediranno? Forse hanno visto i video di Galeazzo Bignami che va a braccetto con Xm24, usano gli stessi termini".

Le attività

Lepore ha difeso le tante attività portate avanti da Labas. "Sono attività preziose ed importanti, vedremo come portare avanti la collaborazione con loro - ha chiarito il sindaco - perché non parliamo solo di muri ma soprattutto della comunità che frequenta quello spazio, cioè migliaia di ragazzi, studenti delle scuole, famiglie, c'e' il laboratorio di salute popolare...".

Il Comune non esclude il ricorso

Ieri il Comune ha fatto un primo passo, decidendo che l’assessore al Patrimonio, Raffaele Laudani, seguirà d'ora in poi questo tema. "Si è trattata di una questione di diversi anni fa, il Tar si è espresso sui punteggi che riguardano la commissione tecnica- ha ricordato Lepore- Faremo una valutazione se ha senso fare appello. Vedremo quale sarà l'esito". Sarà l'avvocatura comunale, insieme all'assessore, a prendere in esame le carte e decidere cosa é meglio fare.

(Il video degli attivisti di Labas che annunciaro la volontà di resistere)

Labas: 'Aqui estamos'

Intanto dal centro sociale c’è l’intenzione di dare battaglia. "Noi disobbediremo, non ce ne andremo", hanno fatto sapere in un video postato sui social gli attivisti di Labas, che in precedenza utilizzava gli spazi della ex caserma Masini. "Le attività del municipio sociale Labas in vicolo Bolognetti continueranno senza tregua e senza sosta-  hanno chiarito - Noi disobbediremo. Ci sono leggi che vanno oltre i codici, quelle della giustizia sociale, della dignità e della lotta". Il messaggio è diretto in particolare a "tutti voi che ci state scrivendo con grande apprensione per quello che state leggendo, ai bambini e le bambine che giocano in quadriportico e ai genitori di qualunque genere che li guardano ridendo, alle attiviste e alle volontarie di salute popolare, alla scuola Newen, il doposcuola e tutti i progetti che animano questo spazio, a chi indaga l'intelligenza artificiale per un uso sociale, a chi ci attraversa in un mondo violento e orrendo". Insomma "aqui estamos".

L'indignazione dei Verdi

Non e' piaciuta l'etichetta di "occupanti" agli attivisti che si battono contro la costruzione delle nuove scuole Besta alla periferia di Bologna. Sono i Verdi a replicare alle parole del sindaco Matteo Lepore. "Ci auguriamo che il sindaco Lepore non voglia utilizzare la battaglia per proteggere un parco pubblico per distogliere l'attenzione dal pasticcio di vicolo Bolognetti", affermano i Verdi, "Sarebbe stato opportuno entrare nel merito della sentenza del Tar che ha sancito l'illegittimità dell'assegnazione a Labas invece che attaccare l'attivismo pacifico di un comitato di cittadini". "È sconcertante- prosegue il partito ambientalista- che il primo responsabile della salute dei cittadini definisca 'occupanti' sostenuti dal centrodestra i tanti residenti del quartiere San Donato che chiedono a gran voce proprio la tutela della salute. L'accostamento tra le parole "parco" e "occupazione" appare del tutto fuori luogo". Il parco Don Bosco, sottolineano infatti i Verdi, "è un bene comune della città, è vivo e resiste grazie alla mobilitazione di migliaia di cittadini che sono preoccupati per una politica che continua a ignorare l'emergenza ambientale".

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