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Cronaca

Dall'immobile confiscato, agli eventi nelle scuole: 11 progetti verso la legalità

Così la città metropolitana di Bologna è al lavoro per seminare la cultura della legalità. Tra i 44 progetti regionali , 11 quelli locali che hanno ricevuto il via libera. Eccoli nel dettaglio

Un sostegno al recupero e al riuso a fini sociali di immobili confiscati alle mafie situati nei comuni di Parma, Formigine e Castelnuovo Rangone nel modenese, Montecchio Emilia nel reggiano e Riccione. Ma anche attività sia per diffondere la cultura della legalità che per il monitoraggio e l'analisi dei fenomeni illegali, anche corruttivi, collegati alla criminalità organizzata sostenendo specifici ‘Osservatori’ come quelli di Bellaria-Igea Marina in provincia di Rimini e Castelfranco Emilia in provincia di Modena, o quello realizzato dall’Università di Parma. E ancora, diverse iniziative, destinate soprattutto ai giovani, trasmissioni in radio condotte da ragazze e ragazzi e i podcast, progetti nelle scuole, iniziative di sensibilizzazione, festival tematici ed eventi pubblici per favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e loro incidenza sul territorio locale.

Sono in sintesi i contenuti dei 44 progetti -realizzati in Emilia-Romagna da 35 Comuni, 5 Unioni, una Provincia e 3 Università - che saranno sostenuti dalla Regione con contributo di 1 milione e 89mila euro. Tra questi ce ne sono 11 disseminati nella città metropolitana di Bologna. 

I progetti hanno ricevuto il via libera dalla Giunta regionale e vengono realizzati attraverso la sottoscrizione di Accordi di Programma con la supervisione del capo della Segreteria politica della Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi, con ciascun ente locale e/o pubblico, con l’erogazione dei contributi previsti. Quest’anno si tratta del maggior numero di iniziative sostenute dall’approvazione del Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili (Legge regionale 18 del 2016).

Gli interventi sui beni confiscati alle mafie nel Bolognese e in Regione

Tutti i 44 progetti, distribuiti tra tutte le province dell’Emilia-Romagna, sono stati cofinanziati dalla Giunta regionale con 1.089.200 euro: il costo complessivo dei progetti, tenendo quindi conto anche delle quote in capo a enti locali e atenei, supera gli 1,7 milioni di euro.

Più della metà, per un totale di oltre 685mila euro, riguarda 9 progetti su 12 immobili confiscati alle criminalità organizzate (di cui 8 riutilizzati per la prima volta).

Mentre a Calendasco (Piacenza), Argenta (Ferrara), Pieve di Cento (Bologna) e Berceto (Parma) si tratta del completamento di lavori già avviati negli anni passati, a Parma, Formigine (Modena), Castelnuovo Rangone (Modena), Montecchio Emilia (Reggio Emila) e Riccione (Rimini) ad essere interessati sono nuovi spazi sottratti alla criminalità organizzata per essere riconsegnati ai cittadini.

A Parma tre immobili (un appartamento, un ufficio e un negozio) verranno usati rispettivamente per finalità di emergenza abitativa e per attività a sostegno di soggetti in condizione di svantaggio socioeconomico.

A Montecchio Emilia, un’autorimessa e due appartamenti verranno riutilizzati come nuova sede dei servizi sociali comunali.

A Formigine, una ex cava confiscata diventerà Parco tematico della legalità, bosco urbano con frutteto finalizzato all’inserimento lavorativo di giovani svantaggiati e sarà dotato di un percorso ciclopedonale attrezzato.

A Castelnuovo Rangone, un ampio capannone verrà destinato a centro di aggregazione giovanile comunale e polo locale di attività di promozione della cultura della legalità.

Infine, a Riccione un ampio appartamento con autorimessa diverrà sede di un servizio sociosanitario destinato a soggetti con disabilità.

Complessivamente, da quando è stato approvato il Testo Unico sette anni fa, la Regione è intervenuta su 37 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti in 23 comuni, stanziando in totale oltre 4,1 milioni di euro.

Il dettaglio dei progetti per la legalità nel bolognese

Dalla provincia di Bologna giungono undici progetti. Il contributo della Regione è di 133.700 euro.

Comune di Bologna - progetto “Scuola di Legalità democratica” 
Si tratta di un articolato e consolidato progetto che ha come obiettivo principale quello di porre al centro dell’azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali e illegali la formazione trasversale e la promozione di una cittadinanza responsabile tra i giovani e nel mondo economico e professionale. In particolare, il progetto è incentrato sullo sviluppo di tre diverse linee di intervento, ovvero:

1) “Cittadini in formAZIONE” con cui si intende realizzare un percorso di educazione alla legalità in contesto scolastico (9-18 anni) per promuovere la cultura della responsabilità etica e civica, attivando processi di conoscenza e consapevolezza sui temi della legalità democratica e della cittadinanza attiva e responsabile. L’azione si rivolge a studenti e studentesse del territorio comunale, privilegiando le attività info-formative per trasmettere loro l’importanza dei valori di legalità e accompagnarli, attraverso la discussione e il confronto, verso una maggiore consapevolezza e conoscenza di fenomeni criminali;

2) “FormAZIONE a professionisti e dipendenti” per sensibilizzare e creare consapevolezza nei soggetti coinvolti riguardo ai seguenti temi: contrasto alle mafie, anticorruzione, antiriciclaggio, gestione degli appalti ed esecuzione dei contratti, inquinamento dell'economia sana e fenomeno del riciclaggio, beni confiscati come beni comuni. Ricade in questa linea di intervento l’attività di diffusione di dati e contenuti sui fenomeni di illegalità attraverso l’Osservatorio Comunale per la legalità e il contrasto alla criminalità organizzata;

3) “Legalità di prossimità – La Comunità al centro”, una linea di intervento, questa, che prevede la realizzazione di attività info-informative e laboratoriali rivolte al rafforzamento del tessuto sociale e comunitario di uno specifico target della popolazione della area territoriale “Zanardi”.Il costo totale del progetto è di 61.000,00 €. Il contributo della Regione è di €. 33mila.

Comune di Bentivoglio – progetto “Sostanzialmente indipendenti”
Il progetto si propone di promuovere, diffondere e rafforzare la cultura della legalità e della corresponsabilità intergenerazionale. Le attività previste, con il coinvolgimento attivo delle Scuole del territorio e delle associazioni e realtà locali, hanno l’obiettivo di rafforzare nei giovani il senso civico e di responsabilità, la consapevolezza riguardo all’importanza della legalità nell’agire quotidiano, il riconoscimento e la valorizzazione dei beni comuni (naturali, paesaggistici e urbani), della cultura e delle relazioni sociali. È prevista la realizzazione di attività artistiche, letture, proiezioni di film, la pubblicazione di un giornalino, un evento sportivo, eventi musicali, campagne di sensibilizzazione di vario genere.  Il costo totale del progetto è di 8.000,00 €. Il contributo della Regione è di €. 5.000,00.

Comune di Casalecchio di Reno - progetto “Politicamente Scorretto 2022”
“Politicamente scorretto” è un progetto culturale dell’Istituzione Casalecchio delle Culture che da quasi due decenni promuove - attraverso un ricco e variegato ventaglio di strumenti espressivi e la partecipazione di ospiti di rilevanza nazionale - la cultura della legalità, della solidarietà e della cooperazione tra nord e sud del Paese contro le infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale ed economico. Anche questa nuova edizione intende realizzare una rassegna ricca di eventi che si articola in: incontri e dibattiti; conferenze, convegni e presentazioni di libri; spettacoli, concerti e momenti performativi anche di carattere innovativo rivolti in particolare alle giovani generazioni, laboratori e percorsi didattici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Il tema delle diseguaglianze, in particolare quelle che riguardano il genere, le restrizioni alle libertà di manifestazione del
pensiero saranno i due temi centrali dell’edizione 2023 e, come per i temi individuati negli anni passati, verranno utilizzati come cartina al tornasole per interpretare fenomeni di trasformazione della società contemporanea con gli strumenti della cultura quali l’analisi storiografica, la rivisitazione artistica, la fiction, la narrativa, il teatro, lo story telling, l’approfondimento giornalistico. 
Il costo totale del progetto è di 51.300,00 €. Il contributo della Regione è di 25mila €.

Comune di Marzabotto - progetto “OSSIGENO: conoscere, scegliere, schierarsi contro le mafie”
Si tratta di un progetto di educazione alla legalità rivolto alle classi delle scuole secondarie di primo grado , ai giovani e ai cittadini del comune, i quali verranno coinvolti in un percorso di sensibilizzazione sul problema delle mafie, sulla loro presenza nella regione e gli effetti che esse producono nel tessuto sociale ed economico e sulle loro attività prevalenti. In particolare, il progetto prevede: a) un modulo di attività da svolgere nelle scuole in cui gli studenti verranno edotti su temi quali la legislazione antimafia italiana, le infiltrazioni delle mafie in Emilia-Romagna e coinvolti in una visita presso un bene confiscato del territorio della regione; b) un modulo di iniziative incentrate sull’educativa di strada con cui si cercherà di avvicinare e coinvolgere in attività formative di vario genere alcuni gruppi informali di adolescenti presenti sul territorio, con specifica attenzione alla zona della Lama del Reno, responsabili di contenuti atti di vandalismo e di conflittualità con adulti.
Il costo totale del progetto è di 9.939,05 €. Il contributo della Regione è di 6mila €.

Comune di Valsamoggia - progetto “DIRITTO GENERA AZIONE - C’È BISOGNO DI TUTT*.
Nuovi linguaggi dell’educazione civica per attivare partecipazione e promuovere giustizia e comportamenti responsabili”

Si tratta di un progetto attivo da diverso tempo incentrato sulla promozione della cultura della legalità e di sensibilizzazione dei cittadini sui temi delle mafie e della legalità. Tra i diversi interventi previsti, il progetto si propone di: a) promuovere e di arricchire con nuovi titoli la Biblioteca della legalità e di valorizzarla organizzando al suo interno incontri, seminari, appuntamenti formativi per insegnanti e per i cittadini del territorio; b) potenziare i laboratori formativi nelle scuole attraverso diverse modalità espressive (poesia, arte visiva, teatro, scrittura, ecc.), quest’anno focalizzati soprattutto sul tema dei diritti civili; c) realizzare una nuova edizione del Festival Aut-Aut. Culture contro le mafie con un ciclo di eventi, conferenze e tavole rotonde finalizzate sia a informare la cittadinanza che a formare operatori, insegnanti e rappresentanti delle associazioni e cooperative sui temi della legalità. Il costo totale del progetto è di 21.000 €. Il contributo della Regione è di €. 12mila.

Comune di Castel S.P. Terme - progetto “A ruota libera 2”
Si tratta di un progetto di educazione alla legalità e della cittadinanza responsabile rivolto soprattutto ai giovani del comune di Castel San Pietro Terme e dell’intero territorio del Circondario Imolese. Il progetto prevede una serie di attività formative e informative in forma di laboratori nelle scuole e negli spazi di aggregazione giovanile, un festival itinerante nei dieci Comuni del Circondario composto da una rassegna di iniziative ed eventi, dibattiti, concerti con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze ed informazioni sui fenomeni criminosi e sulla loro incidenza sul territorio. Ogni tappa di questa rassegna vuole essere anche un’occasione di dialogo fra i giovani per raccontare le loro esperienze dirette nei campi estivi “E-state liberi” e far conoscere loro le realtà associative attive nella promozione della legalità nel territorio. In questo senso il progetto, parallelamente al festival itinerante, si propone il coinvolgimento attivo negli eventi di altre realtà di rilievo nell’ambito della legalità, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della
legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani. Il costo totale del progetto è di 18.100,00 €. Il contributo della Regione è di € 10mila.

Comune di Castel Maggiore - progetto “Seminare libertà e cambiamento”
Si tratta di un progetto di educazione alla legalità rivolto sia ai giovani del territorio comunale che all’intera cittadinanza in un percorso di partecipazione attiva. Il progetto, in particolare, si articola in tre azioni che sviluppano attività, produzioni di informazione e comunicazione, nuove competenze da parte dei partecipanti. La prima azione consiste nella realizzazione di alcuni laboratori radiofonici e video destinati alle scuole sugli ampi temi dei diritti e del contrasto alle organizzazioni mafiose, alla corruzione, come anche delle buone pratiche e della difesa dei diritti costituzionali. La seconda azione, di tipo culturale ed educativa e ancora una volta rivolta ai giovani delle scuole e della Consulta comunale, consiste nella creazione di una web radio capace di generare nuove competenze nei partecipanti (tecniche, espressive, di linguaggio, di ricerca dei temi e delle fonti); infine, partendo dallo slogan “conoscere per riconoscere”, tutte le altre azioni prevedono la realizzazione di incontri pubblici sui temi della legalità con esperti e testimoni previlegiati al fine di creare nella comunità consapevolezza per poter riconoscere nei contesti di vita quotidiani la presenza delle mafie e della corruzione. 
Il costo totale del progetto è di 9.950,00 €. Il contributo della Regione è di € 6.500.

Unione Terre d’Acqua – progetto “Liberiamoci dalle mafie – II parte”
Si tratta di un progetto di promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile rivolto principalmente alle scuole, ma anche alla comunità nel senso più ampio. Il progetto, in particolare, prevede: a) la realizzazione di alcuni incontri e laboratori radiofonici nelle scuole dell’Unione il cui fine è far riflettere gli studenti coinvolti sui temi del contrasto alle organizzazioni mafiose e alla corruzione; b) alcuni eventi pubblici dedicati alla cittadinanza per riflettere collettivamente sulle tematiche di “mafie e antimafia” con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini su tali fenomeni.
Il costo totale del progetto è di 9.240,00 €. Il contributo della Regione è di 6mila.

Unione Reno Galliera – progetto “«Il Ponte» bene comune 2023” (immobile confiscato)
Il progetto si propone di dare continuità alle attività realizzate sul bene confiscato presente nel territorio dell’Unione e destinato all’Amministrazione di Pieve di Cento, agendo per la sua valorizzazione non unicamente per le sue finalità sociali, ma anche come luogo dove veicolare i valori della cultura della legalità nelle comunità di riferimento. In particolare, il progetto prevede l’acquisto di arredi ed elettrodomestici da aggiungere a quelli già esistenti e la prosecuzione di laboratori di comunità sempre all’interno del bene in questione volti a sensibilizzare e informare i cittadini sui temi della legalità e la presenza della criminalità mafiosa e organizzata nel territorio. Il costo complessivo dell’intero progetto è di € 5.875,00. Il contributo della Regione è di €.4.700,00.

Unione Valli Savena-Idice - progetto “Anna e la sua strada”
Il progetto proposto, che si pone in continuità con altri avviati e realizzati in passato, intende affrontare con i ragazzi e le ragazze dell’Unione un percorso che tenga insieme tematiche relative a legalità, antimafia, cittadinanza attiva, promozione di una cultura non violenta. In particolare, quest’anno l’intento è di utilizzare un linguaggio contemporaneo come quello del rap per costruire insieme ai giovani una riflessione a partire dal tema della devianza e criminalità minorile. Il progetto prevede la realizzazione di un workshop di scrittura creativa in chiave rap, che produrrà un brano musicale e un videoclip, incontri di approfondimento sulla giustizia riparativa e momenti di confronto con figure educative che lavorano all’interno di un Istituto Penale per Minorenni.Questo percorso sarà replicato nei tre centri di aggregazione giovanile e nei due gruppi socioeducativi presenti nel territorio dell’Unione. Al termine dei laboratori è inoltre previsto un incontro finale aperto a tutta la cittadinanza per diffondere e presentare le canzoni e i videoclip prodotti con i ragazzi e le ragazze. Il costo totale del progetto è di 15.325,00 €. Il contributo della Regione è di €. 12mila. 

Università di Bologna, CIRSFID - progetto “Quattro Azioni integrate in tema di prevenzione all’infiltrazione mafiosa nel tessuto socio-economico e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie”
Il progetto intende investire le competenze e le potenzialità dei ricercatori dell’Università di Bologna facenti capo alla cattedra di Mafie e Antimafia per metterle a servizio del territorio e dei consociati attraverso azioni pluridirezionali incentrate sulle seguenti linee intervento: 1) realizzazione e pubblicazione del libro anche in versione e-book dal titolo “L’antimafia spiegata ai ragazzi” dedicato agli insegnanti e destinato principalmente agli studenti e, in generale, alle fasce giovanili della popolazione; 2)  presentazione presso gli enti territoriali e le realtà sociali del territorio regionale di una serie di video di presentazione del vademecum per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità realizzato dalla Prof.ssa Pellegrini su incarico della Commissione Parlamentare Antimafia; 3) realizzazione di un convegno connesso alle celebrazioni della Giornata internazionale per la memoria e l’impegno in onore delle vittime innocenti di mafia rivolto agli operatori del settore; 4) aggiornamento e implementazione della Mappatura georeferenziata dei beni immobili confiscati in Emilia-Romagna con aggiunta delle schede di analisi del contesto funzionali ai progetti di riutilizzo.
Il costo totale del progetto è di 18.000,00 €. Il contributo della Regione è di 13.500,00 €.

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