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Martedì, 30 Aprile 2024
INDAGINI NEL VIVO / Camugnano

Testimonianze dei lavoratori e sopralluoghi: si lavora per far chiarezza sul disastro a Suviana

Entra nel vivo l'inchiesta sull'incidente alla centrale idroelettrica Enel di Bargi. Oggi in programma un incontro sul tema . Tra le priorità anche capire quando il sito potrà tornare alla piena operatività 

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Recuperati i corpi dei quattro dispersi, tracciato il drammatico bilancio di 7 morti e 5 feriti, ora è il tempo di capire che cosa abbia provocato il disastro alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, sul lago di Suviana, nell'appennino bolognese. È il tempo di analizzare le carte e capire se tutto è stato fatto secondo procedura, se l'incidente poteva essere evitato, se vi sono delle responsabilità e a chi vanno attribuite. 

Immagini dell'interno della centrale di Bargi

Weekend di lavoro alla centrale 

Gli investigatori sono al lavoro in questo senso. Una indagine che tuttavia impiegherà giorni, mesi. Intanto bisognerà attendere che l'impianto venga messo in condizioni di essere passato al setaccio per gli indispensabili sopralluoghi. Lo si potrà fare una volta che l'acqua e i detriti lasciati dall'incendio e dalla successiva esplosione siano stati sgomberati dal sito. A questo stanno lavorando con potenti idrovore gli operatori già dallo scorso weekend, una volta concluse le operazioni di ricerca.

Da venerdì alla centrale idroelettrica di Suviana è stato smantellato l'apparato della Protezione Civile, i vari soccorritori hanno lasciando l’impianto mentre sono rimasti   i Vigili del Fuoco dell'unità investigativa. La struttura è ritornata in mano ad Enel per quanto concerne i piani superiori e fino al -6. I livelli inferiori rimangono sotto sequestro per le indagini della Procura, che nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo - al momento a carico di ignoti - per disastro e omicidio colposo.

Testimonianze lavoratori e il tavolo politico in programma per oggi

Da oggi, lunedì 15 aprile, l'inchiesta entrerà nel vivo. In attesa delle perizie, che analizzeranno anche il sistema Scada, ovvero la cosiddetta scatola nera della centrale che è già in mano agli inquirenti, si ripartirà dalle testimonianze dei lavoratori impegnati sul sito di Bargi, che saranno sentiti dai carabinieri per provare a ricostruire i minuti precedenti all'incidente, per provare a individuare anomalie o segnali che possano fornire piste per le ricostruzioni dell'incidente.

Sempre per la giornata odierna è in calendario un primo punto sulla situazione a una settimana dall'incidente. Per le ore 15 è fissato l'incontro cui parteciperanno alcuni rappresentanti di Enel Green Power, il sindaco della città metropolitana Matteo Lepire e i Comuni dell'area montana.  

Tra i prossimi passi, bisognerà chiarire anche quando potrà avvenire il ripristino della funzionalità della centrale, la più potente dell'Emilia Romagna, che ha una importante funzione per il fabbisogno energetico del paese. Non solo. Si resta in attesa anche degli esiti delle ultime analisi fatte dall'Arpae sull'inquinamento delle acque del lago. Dai primi riscontri non sembrano esserci problemi in questo senso, ma serviranno approfondimenti, anche perché il bacino di Suviana contribuisce ad alimentare la rete potabile di Bologna e provincia, come sottolinea l'Ansa.

Le immagini dell'incendio nella centrale elettrica di Bargi sul lago di Suviana

Ultimo saluto

Se la macchina dell'inchiesta è partita, il dolore non è archiviato. Già da domani ci saranno i primi funerali, delle sette vittime: non sono state disposte le autopsie e, dopo gli esami sulle salme, stanno arrivando i nulla osta per la sepoltura. Il primo dei funerali si svolgerà martedì a Sinagra (Messina). Sarà quello della vittima più giovane, Vincenzo Franchina, 36 anni, il cui corpo è stato recuperato nel giorno stesso dell'incidente insieme a quello dei colleghi Mario Pisani e Pavel Tanase. 
 

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