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Cronaca

Coronavirus Emilia Romagna: bollettino oggi 28 maggio

Dati accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.701 casi di positività, 74 in più rispetto a ieri. Di questi nuovi casi, 17 derivano dal percorso attivo dall’inizio dall’emergenza, con verifiche su persone sintomatiche; 57 nuovi casi derivano invece dall’attività di screening su persone asintomatiche fatta da tamponi e test sierologici. Da qui anche il numero significativo di tamponi, 9.128 da ieri, che somma le due distinte categorie di rilevazione (310.696 i tamponi totali).

Un allargamento dell’azione regionale di contrasto al virus, con la ricerca del virus stesso su persone senza sintomi, che sta portando a risultati importanti anche dal punto di vista della prevenzione. A Bologna sono infatti stati trovati e isolati 22 nuovi casi positivi al Coronavirus (tra i 29 totali di oggi della provincia) in una comunità di persone senza fissa dimora in area Lazzaretto, la Cidas Piazza Grande Capannoncino. Tutti già trasferiti e isolati in due strutture individuate dal Comune e dall’Azienda sanitaria perché non necessitavano di cure ospedaliere. Sono stati ‘scoperti’ grazie ai tamponi a tappeto effettuati all’interno della comunità ed è già stata avviata la mappatura per ricostruire i contatti avuti, benchè si tratti di soggetti a bassissima socialità.

Le nuove guarigioni sono 311 (19.857 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.750 (-248).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.224, -237 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 77 (-1). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 449 (-10).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 19.857 (+311): 1.070 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 18.787 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 11 nuovi decessi: 4 uomini e 7 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.094. I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 3 in quella di Reggio Emilia, 4 in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ravenna. Nessun decesso tra i residenti nelle province di Modena, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che comprendono i 22 della struttura per senza fissa dimora a Bologna e i 15 da screening sierologici a Parma, e che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.475 a Piacenza (6 in più rispetto a ieri), 3.504 a Parma (+21), 4.935 a Reggio Emilia (+1), 3.908 a Modena (+8), 4.604 a Bologna (+29); 394 le positività registrate a Imola (un caso in più), 987 a Ferrara (+1 ). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.894 (+7 in più), di cui 1.024 a Ravenna (+1), 943 a Forlì (+1), 777 a Cesena (dato invariato), 2.150 a Rimini (+5).

Coronavirus Emilia-Romagna e Bologna 28 maggio: i grafici di Luca-Fusaro

Grazie alla campagna di screening sierologici, anche nella provincia di Parma è stato possibile individuare 15 nuovi casi positivi totalmente asintomatici: il 75%, quindi, dei 21 casi complessivi registrati oggi a Parma.

“Con i tamponi e i test sierologici che stiamo realizzando in modo massiccio su tutto il territorio regionale- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- siamo riusciti a individuare e isolare una situazione circoscritta, che però poteva diventare critica. Al tempo stesso stanno emergendo nuovi casi asintomatici che difficilmente avremmo potuto rilevare con la strategia tradizionale. Continueremo quindi la campagna di screening su cui abbiamo fortemente puntato, con il preciso obiettivo di non aspettare il virus, ma di andarlo a cercare. Per intercettare il prima possibile eventuali nuovi contagi, soprattutto tra le persone asintomatiche come è avvenuto sia a Bologna sia a Parma. Se da un lato- chiude Donini- nei nostri laboratori e ospedali si studia e si lavora per arrivare a cure sempre più efficaci, con grande determinazione continuiamo a dare la caccia al virus sul territorio e nelle case dei cittadini”.

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