rotate-mobile
L'intervista

Long Covid, cos'è e come si previene. Il primario: "Non sono malati immaginari, i sintomi ci sono ma non sono irreversibili"

A parlare degli effetti del virus Primiano Iannone nuovo primario della Medicina D dell'Ospedale Maggiore di Bologna

Un'eredità che non vorremmo, quella che talvolta lascia il covid. Stanchezza e affanno, perdita di gusto e olfatto, mal di testa e difficoltà nella concentrazione: sono questi alcuni dei sintomi del cosiddetto Long CovidPrimiano Iannone nuovo primario della Medicina D dell'Ospedale Maggiore risponde a tutte le domande del caso: "Come prima cosa un chiarimento: avere questi disturbi non significa essere positivi al covid e non si tratta di un'infezione permanente. Non esiste una definizione univoca e condivisa, ma quella che si sta più affermando nel mondo scientifico considera il Long Covid come l'insieme del post Covid quell'insieme di sintomi della malattia nella sua fase acuta del primo mese e poi dai sintomi persistenti fino alle 12 settimane successive"

"L'espressione Long Covid indica una condizione del paziente che è guarito dal Covid-19 (ed è quindi negativo al tampone) nel quale persistono sintomi legati alla malattia. Per sintomi di durata fra le 4 e le 12 settimane dopo l’evento acuto si parla di Malattia Covid-19 sintomatica persistente; per segni e sintomi persistenti da più di 12 settimane dopo l’evento acuto si parla di Sindrome Post-Covid-19. La dicitura Long Covid va a comprendere entrambe queste fasi".

Quali sono i sintomi del Long Covid? "Al primo posto c'è la stanchezza. Poi l'affanno da sforzo, la sensazione di costrizione al petto e al torace, tosse, disturbi del gusto e olfatto persistenti, mal di testa e male alle ossa. Ci sono poi dei sintomi neurologici e psicologici come il disturbo dell'attenzione, l'ansia, i problemi di memoria e a volte capita che si possano innescare turbe di carattere depressivo. Fra l'altro questi non sono peculiari del covid, ci sono altre malattie che provocano più o meno gli stessi effetti". E quelli specifici del covid? "Certamente tosse e affanno, i disturbi del gusto". 

Miocardite e pericardite: "Effetti collaterali rari, più preoccupante il Long Covid"

C'è una correlazione fra il livello di gravità della malattia e la forza del Long Covid? "Sì. C'è una correlazione con la gravità di sintomi all'esordio: se sono stati severi c'è una maggiore probabilità di avere anche le 'code', se sono stati i lievi, molto meno. Esiste una correlazione con l'età: più avanzata è e alto è il rischio di persistenza dei sintomi. Viceversa la vaccinazione è protettiva e sono meno possibilità che subentrino effetti da Long Covid". 

Vaccini e bambini, il 'perché farlo spiegato dalla scienza: "Da temere sono gli effetti del covid e del long-covid"

Quale messaggio vuole dare a chi ne è affetto? Cosa fare quando ci si accorge che tali sintomi sono persistenti e a chi rivolgersi? "Non si tratta di malati immaginari, ma è una condizione riconosciuta anche dalle casistiche: dal 30% al 50% dei casi è stato riscontrato che dopo le 4 settimane qualche sintomo rimane. In alcuni, soprattutto se reduci dalla terapia intensiva, possono avere anche il disturbo dello stress post-traumatico, del rivissuti, con episodi allucinatori. Voglio rassicurare dicendo loro anche che il tutto tende a passare con il tempo. Il problema vero è legato a quanto è stata grave la malattia perché possono essere derivati da un danno che ha prodotto il virus (fibrosi polmonari per esempio, che condizionanno l'efficienza respiratoria o al cuore, con il miocardio). Non si tratta di problematiche irreversibili ed è bene rivolgersi dapprima al proprio medico generale, che poi eventualmente ci indirizza allo specialista. Il punto è: non pensiate di avere sempre il covid!".  

Come è possibile prevenire il Long Covid? "Il miglior modo per prevenirlo è vaccinarsi". 

Covid a Bologna e in regione: l'ultimo bollettino con tutti i numeriLong covid e fisioterapia: al Sant'Orsola si sperimenta la teleriabilitazione | VIDEO 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Long Covid, cos'è e come si previene. Il primario: "Non sono malati immaginari, i sintomi ci sono ma non sono irreversibili"

BolognaToday è in caricamento