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Cronaca Centro Storico / Via San Felice

Senzatetto morto in via San Felice, sulla 'sua' panchina una 'casa' per ricordare Mario

Organizzata dall'associazione Piazza Grande, la mattinata ha portato molta commozione e tante riflessioni su come evitare che accada ancora: "Poteva essere nostro padre, il nonno di tanti ragazzi"

Un simbolo che ha la forma di una casa sulla panchina di via San Felice dove lo scorso 20 dicembre è stato trovato morto il senzatetto 75enne Mario. E' quella casa che lui non aveva e a ricordarlo questa mattina c'erano l'associazione Piazza Grande con la presidente Ilaria Avoni, l'assessore al welfare Luca Rizzo Nervo e il presidente del quartiere Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani. Commozione e soprattutto tante riflessioni su una tragedia che, proprio a ridosso del Natale, ha lasciato un segno importante e doloroso insieme a tanti interrogativi, primo fra tutti il "si poteva evitare?". 

"Per noi è stato uno schiaffo che ci ha messi di fronte alla morte. Oggi ci sembrava giusto essere qui con tutta la comunità che in questa città si occupa di giorno e di notte delle persone senza fissa dimora - ha detto Rizzo Nervo -  Le diseguaglianze e il tema dell'emarginazione e dell'esclusione delle è un grande tema politico che va affrontato, ognuno dentro il proprio ruolo, con molta determinazione. A Bologna continueremo a portarlo avanti anche in giorni tristi e faticosi come questo". 

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"Da un lato sono convinto che il Comune può e deve fare di più, perché si può sempre migliorare nel far fronte all'accoglienza per i più fragili - spiega il presidente di quartiere Lorenzo Cipriani - dall'altro lato ricevo troppe email nelle quali si parla di queste persone. Sì, perché queste donne e questi uomini sono persone e non un problema di degrado come leggo spesso. Ecco, io credo che dovremmo tutti quanti metterci una mano sulla coscienza e capire che stiamo parlando di persone che vanno aiutate. L'amministrazione deve fare di più, ma ognuno di noi nel suo cuore deve trovare secondo me delle risposte". 

La presidente di Piazza Grande Ilaria Avoni racconta che da quando esiste l'indirizzo email strada@piazzagrande.it per mandare le segnalazioni, sono tantissimi i cittadini a scrivere e che in questo caso, al contrario di quando rilevato da Cipriani: "I cittadini non ci dicono che c'è qualcuno sotto casa loro e che non ci dovrebbe stara, ma che sono preoccupati per le condizioni di tale persona. Un substrato culturale che va in questa direzione la città lo ha già, dobbiamo provare ad attivarci e trovare altri modi che vadano anche oltre l'assistenza. Le tre parole chiave sono: casa, relazioni, comunità". 

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Panchina Piazza Grande

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