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Cronaca

"Cinguettii" e "fake news". Sulla Città 30 interviene Salvini, ed è bagarre col Comune

La Lega interviene sulla Bologna slow: "Trovare soluzioni condivise che rispettino le varie esigenze". Il Comune replica: "Non ci sottraiamo al confronto, ma Salvini approfondisca meglio il tema della sicurezza stradale "

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Bologna dallo scorso martedì 16 gennaio 2024 (data di avvio ufficiale per multe e controlli) si ritrova a fare i conti - quelli veri - con il provvedimento della Città a 30 km orari adottato dal capoluogo  qualche mese fa.

Se c'è chi ne è entusiasta, le polemiche non mancano. Anzi piovono da più fronti. Dai Sindacati, ai cittadini,  fino alla politica d'opposizione naturalmente. In diversi mostrano perplessità e scetticismo, in alcuni casi per usare un eufemismo. Alcuni ma di pancia sono sfociati poi in vere e proprie mobilitazioni. Lo scorso martedì abbiamo assistito al corteo di protesta delle auto blu. Poco nutrito a dire il vero. Potrebbe invece essere più rumorosa la protesta indetta per oggi pomeriggio contro la Bologna 30, che ha già raccolto adesioni varie. In piazza Maggiore si sono dati appuntamento Lega, Forza Italia, Fratelli D'Italia, no-tram, tassisti. Per citarne alcuni.

In questi giorni di fermento c'è poi la sacca di popolazione che almeno concede una chance. E aspetta a esprimersi prima di capire il reale impatto sul quotidiano della Bologna 'slow edition'. 

CITTà 30, VOTA IL SONDAGGIO 

Dal canto suo il Comune schiva i colpi, respinge accuse e critiche al mittente, lavora per migliorare alcune criticità, rassicura sulle multe e tira dritto. Cerca anche mediazioni. 

Tra i detrattori del progetto anche il vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che ha fatto sapere di voler prendere a mano il discorso per provare a rintracciare soluzioni più accomodanti per tutti. Ad annunciare l'interessamento del leader leghista è il capogruppo e segretario Lega Emilia, Matteo Rancan che oggi attraverso una nota parla "dell'impegno promesso (da Salvini, ndr) a trovare soluzioni alternative, insieme all'amministrazione bolognese, al controverso limite di 30 km/h imposto alla circolazione dei veicoli nell'intera città di Bologna". Rancan con l'occasione evidenzia “con preoccupazione che tale misura potrebbe generare maggiori inconvenienti che vantaggi per i cittadini, specialmente per la categoria dei lavoratori”. “Ringrazio a nome della Lega Emilia - ha  aggiunto il leghista nella nota - la disponibilità manifestata dal ministro a intraprendere un immediato confronto con l'amministrazione bolognese al fine di esplorare soluzioni alternative che possano conciliare la sicurezza stradale, prioritaria per la Lega, con le esigenze quotidiane dei cittadini”. Il capogruppo leghista infine ha ribadito altresì “la volontà di collaborare costruttivamente per trovare soluzioni condivise che rispettino sia le esigenze di mobilità dei cittadini che l'imprescindibile obiettivo di garantire la sicurezza stradale”.

Orioli a Salvini: "A

pronto ad avviare un confronto immediato con l'amministrazione bolognese per verificare soluzioni alternative e prevenire forzature e fughe in avanti che poi rischiano di essere smentite anche dai giudici, come già successo a Milano a proposito dell'obbligo per i mezzi pesanti dei dispositivi per l'angolo cieco".  

Ma cosa cambia davvero con la Città 30?

Ma andiamo oltre le parole. In soldoni che succede di nuovo sulle nostre strade? Molte di quelle che vedevano  il limite massimo di 50 km/h non possono essere percorse a più il  30 km/h. Per dare qualche dato. I 30 km/h riguardano circa il 70% delle strade dell’intero centro abitato. La percentuale arriva a sfiorare il 90% se si considera il solo perimetro della parte più densamente abitata della città (cioè la parte dentro l’asse tangenziale-autostrada più le zone residenziali esterne di Borgo Panigale-Reno, Navile e San Donato-San Vitale).  

I 30 km/h come limite di velocità diventano quindi la normalità, interessando praticamente tutte le vie della città ad esclusione di poche arterie (qui l’elenco completo). 

Città 30, come cambiano i limiti di velocità nelle strade di Bologna

Multe

Il capitolo multe tocca un nervo scoperto. E mentre il sindaco assicura che non se ne faranno a mano bassa (costerebbe troppo, rileva anche il primo cittadino, ndr), è bene comunque riepilogare con chiarezza la questione sanzioni e, di conseguenza, i controlli che  saranno applicati per tenere la situazione monitorata. 

Intanto l'amministrazione ha spiegato che non sono previsti autovelox fissi sulle strade a 30 km/h, ma solamente su quelle a 50 km/h, come già succede ad esempio in via Stalingrado e viale Panzacchi. Nelle strade con limite a 30 km/h, i controlli potranno essere mobili: per farli, la Polizia locale utilizzerà il telelaser . Con loro faranno l’esordio in strada gli “infovelox”, ovvero dei pannelli luminosi che segnalano la velocità del veicolo in tempo reale.

Circa le sanzioni, che saranno elevate a chi avrà il piede troppo pesante sull'acceleratore ( tenuto conto dei 5 km/h di tolleranza previsto dal Codice della strada), scatteranno dai 36 km/h in poi nelle strade in cui il limite è di 30 km/h, e dai 56 km/h in poi nelle strade in cui il limite è fissato a 50 km/h. Il range è ampio. Andranno dai 29,40 euro per chi supera il limite fino a 10 km/h (quindi tra i 36 km/h e i 45 km/h nelle strade con limite dei 30 km/h), alla bellezza di 845 euro (con 10 punti e sospensione della patente da 6 a 12 mesi) per chi si spingerà oltre i 60 km/h in più del limite. (Qui i dettagli nello specifico su sanzioni e controlli)

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