Maltempo, in 10mila rientrano a casa. Ancora centinaia le frane e le strade chiuse
Migliorano i numeri relativi alle conseguenze del maltempo, ma l’allerta rimane massima
Diecimila persone hanno potuto fare rientro in casa dopo l’evacuazione forzata per i rischi connessi alla grave ondata di maltempo che ha devastato parte dell’Emilia-Romagna. La Regione, infatti, riferisce come ad oggi siano circa 26mila le persone ancora sfollate, di cui 1.906 nel bolognese. Permangono ovviamente i servizi di assistenza alla popolazione, attivi 24 ore su 24: attualmente, sono più di 5mila le persone ospitate negli alberghi o nelle strutture messe a disposizione, di cui 734 nel territorio metropolitano di Bologna.
I comuni coinvolti dagli allagamenti, ad oggi, sono 43, mentre sono 305 le frane segnalate, sparse soprattutto nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Centinaia anche le strade chiuse parzialmente o completamente, di cui 236 solamente nel bolognese. Aumentano i volontari attivi sul territorio, 1.700, a cui si aggiungono le quasi 3mila persone che da giorni sono a lavoro per far fronte ai danni causati dall’alluvione.
Raccolta rifiuti
Intanto Hera, in accordo con i Comuni, la Regione e la Protezione Civile, ha attivato un servizio straordinario di raccolta rifiuti: “Il Gruppo Hera – si legge nella nota della Regione – mette a disposizione un servizio straordinario di raccolta rifiuti per le strade colpite dell’emergenza meteo, senza limiti quantitativi e senza appuntamento. Appena le strade sono agibili, Hera attiva la raccolta per ingombranti, Raee (per esempio frigoriferi, pc, forni, televisioni, eccetera) e altri rifiuti non differenziabili. Per quanto possibile, viene richiesto di separare le tipologie di rifiuti e di esporli su suolo pubblico, in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni (non sotto alberi, portici o cavi aerei e non appoggiati a recinzioni)”.