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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Borgo Panigale / Via Marco Emilio Lepido

Caos e ritrovo di pregiudicati: bar (ri)chiuso dal questore

Lo stop già un anno fa, ieri è stato notificato un nuovo provvedimento

Era già stato chiuso un anno fa e ieri il Questore ha fatto notificare un nuovo decreto di sospensione della licenza a un bar di via Marco Emilio Lepido, nel quartiere Navile. 

All'interno del locale, le diverse verifiche delle Polizia amministrativa e locale (l'ultima il 31 agosto scorso), oltre ad accertare la presenza di persone ubriache e musica a tutto volume, sono stati identificati diversi clienti risultati pregiudicati. Pertanto, gli agenti ieri 5 settembre, hanno notificato al titolare la sospensione (in base all'articolo 100 del TULPS - Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). 

Spaccio, schiamazzi o ritrovo di persone con precedenti penali, sono state diverse le chiusure disposte dal Questore dopo gli accertamenti delle forze dell'ordine in città. 

Diversi locali chiusi dal Questore

A fine luglio, si sono abbassate le serrande di un bar nel quartiere San Donato in seguito a dei controlli dei Carabinieri che hanno accertato come l’esercizio fosse una base per lo spaccio. Pochi giorni prima era toccato, per lo stesso motivo, a una pizzeria a Corticella. In via Boldrini a giugno, gli agenti avevano accertato irregolarità e lavoro minorile, così era stato chiuso un circolo privato. Poi i bar in via Massarentivia Tibaldi, via Amendola e via Friuli Venezia Giulia per droga, una discoteca per liti e aggressioni, un altro circolo trasformato in sala da ballo in zona Fiera. 

Cosa dice la legge 

L'articolo 100 del TULPS stabilisce che il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.

Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata.

La Polizia spiega che si tratta di un potere discrezionale oggettivo che valuta non solo la pericolosità effettivamente riscontrata, bensì anche elementi solo potenzialmente idonei a far concludere la pericolosità per la collettività, per l'ordine pubblico ed il buon costume assumendo, quindi, una funzione preventiva finalizzata ad evitare situazioni di pericolo. Pertanto, non è necessario che i disordini si siano effettivamente verificati, basta una situazione di pericolo potenziale ed oggettivo per legittimare l'adozione di simili provvedimenti, sempre suffragati da specifica attività di polizia giudiziaria. 

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