Accolti 500 Profughi. Un centinaio le famiglie che hanno messo a disposizione le loro abitazioni
Si susseguono gli appelli ai cittadini per aprire le case e ospitare dei profughi in Cas. Il comune ha messo a disposizione una email, bolognaperlucraina@comune.bologna.it, per chi arriva sul nostro territorio
Mentre si sta ancora oliando la macchina dell'accoglienza, le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina arrivate a Bologna e in Emilia-Romagna sono 1.774, mentre si susseguono gli appelli ai cittadini per aprire le case e ospitare dei profughi in Cas - Centro di Accoglienza Straordinaria, mentre la direttiva europea 155 garantisce loro la protezione immediata e il permesso di soggiorno europeo.
Sono i dati forniti dalla Prefettura aggiornati a oggi 7 marzo. A Bologna sono ospitate 500 persone, 245 adulti e 255 minori, 149 dei quali sono nei Cas.
A Ferrara sono 177, a Forlì-Cesena 64, a Modena 292, a Parma 59, a Piacenza 194, a Ravenna 157, a Reggio Emilia 77 e a Rimini 254.
"Abbiamo già tantissime persone che stanno arrivando nella nostra città, centinaia al giorno ormai, la maggior parte sono donne e bambini - ha detto i sindaco Matteo Lepore oggi durante la seduta solenne, alla vigilia della giornata internazionale della donna - direi quasi esclusivamente donne e bambini. Più della metà sono minori, bambine molto piccoli, bambine che arrivano a Bologna accompagnate dalle loro madri, a volte invitate
dalle loro che non sono presenti già da tempo nella nostra città. Stiamo accogliendo queste persone per come siamo abituati a fare, cioè con la massima organizzazione possibile, senza badare a quelle che sono le formalità. Lo facciamo in modo però strutturato e ringrazio il Prefetto, tutti i Comuni, le associazioni di volontariato, il
terzo settore e le tante famiglie che in queste ore hanno messo a disposizione il loro appartamento o una stanza, rispondendo anche all’appello che insieme al cardinale Zuppi ho avuto modo di lanciare solo poche ore fa".
Come fa sapere Lepore, sono un centinaio le famiglie bolognesi che si sono rese disponibili ad ospitare in casa alcune di queste persone o addirittura hanno messo a disposizione appartamenti vuoti, inutilizzati. Il comune ha messo a disposizione una email, bolognaperlucraina@comune.bologna.it, per il primo contatto "molto importante anche per le persone che arrivano sul nostro territorio - continua il primo cittadino - molte sono donne appunto, donne che sono state mandate con pullman, auto insieme ai loro figli piccolissimi, a volte anche accompagnando bambini di altre famiglie. Persone che sanno di raggiungere il nostro Paese e che qui troveranno un’accoglienza, delle braccia aperte che metteranno a loro disposizione relazioni, sostegni economici, scuola e tante altre iniziative che si stanno, come sempre, sommando alla generosità del nostro territorio al quale siamo abituati".
"Si prevede che arrivi un milione di persone. Devono trovare una casa. Facciamo spazio", è l'appello dell'arcivescovo Matteo Zuppi.
Bimbi ucraini a scuola a San Lazzaro
Gli alunni della scuola elementare Donini di San Lazzaro hanno accolto 12 bambini ucraini arrivati all'hotel Unaway (ex covid hotel), che accoglie al momento circa 60 rifugiati. In tutto saranno sette classi ad ospitarli, mentre, annuncia la sindaca, tra qualche giorno ci sarà l'inserimento nelle scuole dell'infanzia per i più piccoli. La scuola ha predisposto due o tre mediatori culturali per superare il problema linguistico, dopodiché si attiverà la rete per supporto psicologico e pedagogico.
L'emergenza Ucraina si innesta con la pandemia, quindi una tensostruttura in piazza Maggiore sarà a disposizione dei profughi per fare il tampone e il vaccino, oltre alla registrazione al sistema sanitario.
Appello video di Lepore e Zuppi ai bolognesi: "Aprite le vostre case ai profughi dell'Ucraina"