Rifugiati Ucraina, a Bologna oltre 2mila: raddoppiati in una settimana
Gli arrivi delle persone che scappano dalla guerra in città e in Emilia-Romagna aumentano ogni giorno
Sono 2.067 i rifugiati ucraini censiti a Bologna dall'ultima rilevazione (16 marzo ore 18), dei quali 267 nei Cas, lee strutture reperite dalla prefettura, mentre in Emilia-Romagna si sono superati gli 11mila arrivi, 762 nei Cas, ma i dati potrebbero essere parziali. Il numero di chi fugge dalla guerra in città è quasi raddoppiato in una settimana.
Il sindaco Matteo Lepore, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, hanno fatto appello al governo. "Stiamo reggendo, ma non si può abusare della capacità di Bologna di tenere. Perchè prima o poi anche Bologna non ce la fa".
"Credo che il Governo – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - debba mettere delle risorse per le famiglie che accolgono i profughi perché stanno facendo il massimo possibile. Servono incentivi – spiega Bonaccini - giusti del governo come è successo in altre emergenze – ha concluso il presidente - per cercare di fare una rete di solidarietà che sia la migliore possibile. Vorremmo evitare le tendopoli della Protezione civile, che è pronta alla bisogna se l'emergenza aumenta”.
Intanto, ieri, 16 marzo, è partita da Bologna la missione umanitaria verso l'Ucraina di Mediterranea, la ONG con sede nel capoluogo emiliano nota soprattutto per i salvataggi dei migranti in mare. Sei van e tre pullman carichi di ogni bene di prima necessità arriveranno domani a Medyka, al confine tra Polonia e Ucraina, e proveranno poi ad entrare a Leopoli. Nel viaggio di ritorno il convoglio porterà in Italia delle famiglie di rifugiati “senza distinzione di nazionalità”, come sottolineato dalla Presidente di Mediterranea Vanessa Guidi.
Gli arrivi nelle altre province
Gli ultimi dati disponibili, forniti dalle prefettura, registrano 1.035 persone a Ferrara, 544 a Forlì Cesena, 1.515 a Modena, 585 a Parma, 895 a Paicenza, 666 a Ravenna, 2.009 a Reggio Emilia e 1.902 a Rimini.